Il profumo della serie C in lontananza, l'eco per una splendida cavalcata che ancora non si è spento e lo stimolo per migliorarsi sempre e crescere come allenatore e come uomo. Domani il Monterosi svolgerà il primo allenamento in vista dell'esordio ufficiale in serie C che avverrà in Coppa Italia il prossimo 14 agosto.
Il club biancorosso ripartirà dal condottiero che ha portato un paese di 4000 mila abitanti nel calcio professionistico. David D'Antoni è rimasto alla guida di quella che sente come una famiglia e chi gli darà l'opportunità di misurarsi in un calcio importante che lui ha vissuto soltanto da calciatore. Non che la serie D non sia importante, ma la C rappresenta la consacrazione per un tecnico definito da tutti come possibile mister da categoria superiore.
Alla vigilia del primo allenamento, D'Antoni, usa parole pacate: si definisce un artigiano che dovrà plasmare una nuova squadra. «Roma non è stata fatta in un giorno, scherza ma sa anche che avrà bisogno di tempo per avere a disposizione la rosa al completo. «Dopo quello che abbiamo fatto l'anno scorso ripartire sarà più difficile, ma anche più stimolante - racconta D'Antoni - la serie C è un traguardo importante per Monterosi ma qui c'è una società che vuole crescere e fare le cose per bene. Stiamo lavorando per costruire una squadra solida: intanto partiamo dalle conferme, dal nuovo acquisto Adamo e da qualche giovane della primavera».
L'allenatore sa che sarà un mercato lungo e laborioso; un concetto però è chiaro: a Monterosi dovranno arrivare soltanto giocatori motivati. «Abbiamo bisogno di calciatori che abbiano fame.
Due attaccanti di profilo, due centrocampisti importanti e un paio di difensori di esperienza. «Nomi non ne faccio dovrete essere bravi a scoprirli - ride D'Antoni - però di calciatori ce ne piacciono tanti. Dovremo avere pazienza e i colpi arriveranno». Ma il prossimo campionato sarà importante anche per D'Antoni stesso: il calcio è in continua evoluzione e lui si adeguerà. «Qualcosa tatticamente cambierò, ma non amo fare proclami o dichiarazioni. Preferisco lavorare sul campo: il mio dovrà essere un lavoro da artigiano; con il tempo plasmeremo la squadra che ho in mente».
L'ultima chiosa è per il girone che, quasi sicuramente, sarà quello meridionale. «Se potessi lo eviterei, ma sarà comunque bellissimo esserci. Io contro Zeman? Già ho la pelle d'oca, ma voglio batterlo».