Arrivano increduli, si fermano alle transenne messe dai carabinieri e scuotono la testa. «Paolino non c’è più». Per tutta la giornata decine di persone sono arrivate davanti al numero 15 di via Bandita. Qui, ieri mattina una manciata di minuti dopo le 11, una frana ha travolto il ristorante “Al Miralago da Paolo”. Quintali di terra si sono scollati e sono piombati sul locale facendo cedere il solaio e travolgendo il proprietario Paolo Morincasa e il cuoco Massimo Pini. Paolo è morto sommerso dai detriti, Massimo è riuscito a salvarsi grazie a una bolla d’aria che l’ha tenuto in vita e gli ha permesso di gridare e chiedere aiuto. Erano vicini alle cucine dove stavano preparando per allestire il pranzo della domenica al ristorante.
«Sono accorso qui appena saputo della tragedia - racconta una donna appoggiata alla transenna -, non riesco a credere.
Solo per poco infatti tutti i familiari e i dipendenti sono scampati alla tragedia. Ieri mattina alle 11 erano tutti al lavoro. Anche se all’interno del locale ristorante, dove si trovavano anche le cucine, erano presenti solo il titolare e lo chef. Stavano andando verso le cantine a prendere alcune cose che sarebbero servite per il pranzo quando la terra li ha sorpresi sommergendoli. I carabinieri e i vigili del fuoco arrivati sul posto hanno salvato Massimo facendosi guidare dalla sua voce, sempre più flebile. Momenti concitati in cui i pompieri scavavano anche a mani nude per far presto e salvare la sua vita. Paolino invece non parlava, non chiedeva aiuto. La frana lo aveva già vinto.
«La scomparsa di Paolino, tutti lo abbiamo sempre conosciuto e chiamato così, è un dolore enorme - ha scritto in una nota la sindaca Giula De Santis - per la comunità di Montefiascone a cui ha dato tanto, a cui ha regalato sorrisi, amore per il territorio, a cui ha donato attenzione, perché da tanti comuni venivano a Montefiascone anche per Paolino. Ha sempre accolto tutti con la gentilezza, con l’amore per il suo lavor , facendo sentire tutti famigliari, più che ospiti del ristorante». Qui si sono celebrati pranzi e cene, feste e ricorrenze. Sono stati costruiti ricordi con lo sfondo del lago di Bolsena e il cibo di Paolino. «Era la storia di questo paese - dicono ancora - e ora non c’è più. Era sempre sorridente, un lavoratore instancabile».
Sulla tragedia la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al lavoro gli inquirenti e gli investigatori per capire se la causa dell’incidente sia collegabile ai lavori di ampliamento del ristorante iniziati solo alcuni giorni fa.
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