Alcuni ragazzi sarebbero stati visti addirittura vendere shortini a coetanei, mentre altri sfruttano la tecnologia alterando i propri dati personali. Ovvero alla richiesta dell’esercente di verificare l’età del giovane al momento dell’acquisto dell’alcol, è sufficiente mostrare sul proprio telefono quella che sembrerebbe l’immagine del proprio documento di identità ma che in realtà è stato con estrema facilità alterato per mostrare la maggiore età.
Questo comportamento non raggira però i commercianti che, per fare rispettare le leggi, sono obbligati a farsi mostrare il documento cartaceo. Trucchetti che tuttavia, anche se le generazioni cambiano e mutano anche le modalità di eludere i controlli, sono facilmente intuibili. D'altronde siamo stati tutti giovani e la tentazione di trasgredire c’è sempre stata.
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