Mercatone Uno, primi spiragli per la riapertura, i dipendenti tornano a sperare

Mercatone Uno, primi spiragli per la riapertura, i dipendenti tornano a sperare
di Federica Lupino
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Giovedì 15 Ottobre 2015, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 21:33
Mercatone Uno, spiragli sul futuro del punto vendita di Viterbo. E i 22 lavoratori in cassa integrazione a zero ore posso tornare a sperare. I commissari straordinari del gruppo (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari) hanno depositato al ministero Sviluppo economico e al tribunale di Bologna il piano industriale per la cessione dei 78 negozi presenti in Italia, compresi quelli chiusi (50 sono aperti, 5 riapriranno entro fine novembre, altrettanti a inizio anno). «L'aver scelto di vendere in blocco è un segnale positivo - spiega Elvira Fatiganti, segretaria UilTucs - perché ora anche Viterbo rientra nel calderone del gruppo e ha possibilità di ripartire con i nuovi proprietari».

L'annuncio è arrivato ieri durante l'incontro al Mise. E proprio il ministero avrà 30 giorni di tempo per valutare il piano, dopo di che i commissari pubblicheranno il bando per la vendita del gruppo. «Insomma, entro novembre - aggiunge Fatiganti - la procedura si chiuderà. Fa ben sperare che siano già arrivate una cinquantina di manifestazioni d'interesse da imprenditori italiani e stranieri». Quindi, se non è automatico che il negozio sulla Cassia Nord chiuso dal 15 giugno, riapra, ora qualche possibilità c'è. «Sì, ora almeno siamo fiduciosi. I commissari hanno spiegato che - aggiunge la sindacalista - per riaprire un negozio servono tra un milione e un milione e mezzo di euro. Risorse che loro non hanno ma i futuri acquirenti potenzialmente sì». Ma resta un cruccio: «L'appoggio delle istituzioni è fondamentale. Come Cgil, Cisl e Uil avevamo chiesto un incontro al sindaco MIchelini. Ma - conclude - non ha mai risposto alla nostra mail».