Continua la campagna di controlli avviata da Viterbo Ambiente a fine marzo, quando nel centro storico gli operatori hanno iniziato la battaglia dei bollini rossi poi estesa a tutta la città. Da allora, sono alcune migliaia le infrazioni segnalate dalla società che gestisce la differenziata.
Eppure, la situazione in alcune zone è migliorata. Nei verbali di Viterbo Ambiente nell'elenco delle aree in cui le segnalazioni stanno diminuendo compare corso Italia, via Garibaldi, via Cavour, in parte via Cairoli, via Matteotti e via Roma. L'emergenza resta in molte aree del centro ma non solo: via della Parrocchia, via dei Magliatori, via del Pilastro, via delle Fortezze, Tangenziale ovest ma anche (solo per citarne alcune) via Cardinal la Fontaine, via Saffi e persino
via S. Pellegrino, dove nemmeno il sempre crescente flusso di turisti scoraggia gli abbandoni che si concentrano soprattutto nelle intersezioni tra le strade principali e i vicoli laterali.
Ma l'apposizione del bollino rosso sui sacchi da parte degli operatori di Viterbo Ambiente è solo l'inizio di un lungo iter che porta a individuare i responsabili. Il compito è affidato al nucleo Ambiente della polizia locale che riceve le segnalazioni della società, va sul posto e apre le buste
segnalate per capire chi ne sia il proprietario. Sono in pochi casi è possibile risalire subito al trasgressore tramite documenti che ne riportino le generalità. Spesso, invece, va ricostruita la sua identità con indagini che coinvolgono i supermercati o le banche.
Sono decine i viterbesi chiamati per dichiarazioni spontanee dai vigili, che poi stilano il verbale della multa, tra 150 e 300 euro per i conferimenti impropri, fino ai 600 per l'abbandono di rifiuti. A oggi le sanzioni elevate dall'inizio dei controlli sono oltre 100.
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