Ha già un nome e un cognome l’uomo che ha inviato la lettera minatoria alla sindaca Chiara Frontini. Gli agenti della Digos, dopo averla ricevuta e ascoltato la prima cittadina, hanno avviato l’indagine e in poco tempo sono riusciti a risalire al mittente della missiva. Una lettera dai toni pesanti che augura «gravi sofferenze» a tutta la giunta.
Si tratta di un utente del Bagnaccio, stufo di non poter più tornare nelle sue “pozze” preferite.
La lettera è stata inviata il 12 febbraio, arrivata in Comune il giorno dopo e sul tavolo della sindaca solo la settimana scorsa. Praticamente negli stessi giorni in cui Chiara Frontini stava affrontando l’ennesimo “caso”. Nemmeno 24 ore dall’arrivo della missiva in via Ascenzi la macchina della sindaca è stata presa di mira da un artista, facendola diventare un “alcova” per amanti, con tanto di tacchi a spillo, mutandine rosse, foglie di giornale sui vetri e cartellino “non disturbare”. I due fatti non sono assolutamente collegati, ma di entrambi si è occupata la Digos.