Il weekend della Tuscia Viterbese fa rima con i festival musicali, dalla classica al folk

Alfio Antico
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 22 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 18:33

Particolarmente ricco il palinsesto musicale del weekend, capace di spaziare dalla classica al folk.

Posto d’onore continuano ad avere i festival. Come quello barocco dedicato ad Alessandro Stradella (1643-1682) diretto da Andrea De Carlo. Il primo concerto è fissato sabato 23, ore 18,30, nella Chiesa di S. Silvestro: “Tradizioni e tradimenti: Follie, sfessanie e tarantelle nelle italie d’oriente e d’occidente” eseguito da Alessandro De Carolis, flauti dolci, traverse; Peppe Frana, oud, liuti; Antonino Anastasia, percussioni (con il termine Sfessania, si indicano armonie sviluppatisi a Napoli e in Campania fra il ‘500 ed il ‘600, esportati in altre regioni nell’ambito di manifestazioni carnevalesche e utilizzati dagli attori della Commedia dell’Arte più come repertorio teatrale che come materia strettamente coreutica). Il secondo appuntamento domenica, alle ore 18,30, nella Chiesa di S. M. Nuova: “Double Bach: Meditazioni sulla Suite BWV in Sol Maggiore1007 di J. S. Bach”, trascrizione per contrabbasso solo di Daniele Roccato, la cui attività si estende in un vasto campo multidisciplinare che abbraccia il teatro, la danza, il cinema, la letteratura, le arti visive, le arti multimediali, la filosofia e il giornalismo, collaborando a stretto contatto con alcune delle maggiori personalità di queste aree. Nell’ambito dell’altro festival in corso, “I Bemolli sono blu” diretto da Sandro De Palma, la chiesa di Santa Maria della Verità ospita (domenica, ore 18) il Coro PicColino impegnato con “I suoni dello Spirito” ovvero composizioni di Palestrina, Porpora, Fauré, Mendelssohn

La sezione Folk è appannaggio di Alfio Antico, il signore della Tamorra.

A Tuscania (sabato, ore 21, CasaNave Alle Mura, via Nazario Sauro 8), concerto d’esordio della rassegna “MusichErranti” promossa dall’associazione “Kinesfera”.  Antico (tamburi a cornice e voce) è accompagnato da Amedeo Ronga al contrabbasso. Il titolo del concerto, “Il Dio tamburo),  deriva dall’omonimo libro di Giuseppe Attardi del 2020 dove il carattere del grande musicista lentinese è ben delineato in quanto espressione di una tradizione dalle profonde e antiche radici, allo stesso tempo artista attento e aperto alla contemporaneità. Tra i brani della serata, quelli contenuti nella raccolta “Ricotta Salata”, tra cui “La Foglia” e “Lettera d’Amuri”.

Nel capoluogo, domenica 24, ore 21, nella Sala Regia di Palazzo di Priori, esordio nel nuovo Festival della Tuscia, da un’idea dell’assessore alle Bellezza Vittorio Sgarbi, con la direzione artistica di Massimo Spada. In programma il concerto dal titolo “Amore di poeta”, liederistico, pianoforte e voce: interpreti Ian Bostridge (tenore) e Mario Montore (pianoforte) impegnati ad eseguire brani di Schubert, Schumann. Info: tel. 388.95.06.826.

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