Fa sparire i soldi e si rende latitante, dopo 10 anni arrestato imprenditore di Tarquinia

Il centro di Tarquinia
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Lunedì 20 Marzo 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 21:29

Prima aveva fatto sparire i soldi e poi era scomparso lui nel nulla. La lunga latitanza dell’imprenditore tarquiniese Fabio Cappelletta si è interrotta appena due giorni fa, quando l’Interpol lo ha catturato nel parcheggio di un centro commerciale di Punta Cana a Santo Domingo. L’imprenditore 59enne dal 2014 era ricercato perché accusato di frode bancaria e finanziaria e minacce. Su di lui pendeva lo status di ricercato dall’autorità giudiziaria italiana con "avviso rosso di ricerca internazionale e cattura” dal 17 settembre del 2014. Anno in cui esplose la bolla finanziaria di cui si era, secondo la magistratura, reso responsabile.

Cappelletta è stato bloccato in pieno giorno mentre era a bordo della sua auto una Hyundai Sonata y20. La Polizia che lo ha fermato gli ha sequestrato cellulare, documenti, 4mila pesos e una banconota da 2 dollari. Pochi contanti rispetto a quelli che l’autorità gli contesta di aver fatto sparire. Centinaia di migliaia di euro di cui nessuno sa più nulla. Per rintracciarlo, l’imprenditore era latitante da quasi dieci anni, ci è voluto un lavoro attento e certosino.

«La cattura - hanno spiegato le autorità dominicane in un comunicato stampa - è stata effettuata dopo un arduo lavoro di intelligence e investigativo in coordinamento con l’Ocn-Interpol d’Italia». Fabio Cappelletta, noto imprenditore, operatore balneare di Tarquinia, era molto conosciuto quando si rese latitante.

E la notizia della sua fuga per sfuggire all’arresto spiccato dalla magistratura italiana, destò molto scalpore, per decenni aveva gestito un ristorante - stabilimento balneare a Tarquinia Lido, nei pressi della foce del fiume Marta. Stabilimento tutt’ora in funzione ma con un’altra azienda a gestirlo.

Cappelletta era stato anche nel sindacato balneari dove si batteva per le esigenze del lito e degli imprenditore del settore. Il 59enne, che a Punta Cana paradiso di Stato Domingo aveva iniziato una nuova vita, in questi anni sarebbe rimasto attivo sui social ma con una diversa identità per eludere ogni tipo di controllo. Il suo arresto potrebbe aprire ora nuovi scenari giudiziari. I magistrati potrebbero richiedere la sua estradizione e chiedere alle autorità dominicane di riportarlo in patria per chiudere i conti con la giustizia.

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