Energia dai rifiuti: tutti i numeri del termovalorizzatore. Investimento da 400 milioni di euro

I terreni di Pian dei Cipressi
di Giorgio Renzetti
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Mercoledì 7 Agosto 2019, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 18:35

Un impianto destinato a ricoprire un area di 118 mila metri quadri (circa 17 campi da calcio) a Pian dei Cipressi, zona di Tarquinia a due passi dall'autostrada, riferimento km 64. Per il più grande investimento nel Viterbese negli ultimi trent'anni, dopo la centrale Enel di Montalto. Nella proposta di costruzione di un termovalorizzatore da parte della maggiore spa italiana del settore ci sono una valanga di dati e di misure. Pari forse alle proteste che la realizzazione di un impianto di questo genere è destinato a suscitare.

In base ai dati forniti da A2A nella progettazione inviata alla Regione Lazio (lo scorso giugno) per avviare l'iter autorizzativo, il sito dovrebbe produrre energia elettrica dai rifiuti conferiti - solo quelli non riciclabili - per circa 473 gigaWatt per ora, pari ai consumi di energia di circa 175.000 famiglie in un anno. Sempre secondo il proponente, il processo garantirebbe un risparmio di 90mila tonn. equivalenti di petrolio/anno per produrre lo stesso quantitativo di elettricità (con emissione di 240.000 tonnellate di Co2). L'investimento stimato è di circa 400 milioni di euro. Il progetto prevede l'applicazione delle tecnologie allineate con le Bat (Best available techniques) di futura emanazione a livello Ue. Dall'apertura del cantiere il Tmv sarà realizzato in 2 anni e mezzo; a regime dovrà impiegare circa 150 lavoratori (90 per la gestione e oltre 50 nell'indotto).

I numeri contenuti nelle schede tecniche della proposta presentata dalla 2A2 Ambiente (società che già gestisce l'inceneritore di Brescia) sono imponenti. Per l'impianto di recupero energetico - questa l'intestazione del progetto - l'impresa stima il trattamento di 481mila tonnellate l'anno di rifiuti speciali. Una media oraria di quasi 55 tonnellate. Il camino avrebbe un'altezza di 70 metri e produrrebbe circa 122 mila tonnellate di ceneri pesanti e 40mila tonnellate di ceneri leggere l'anno, come risultato della combustione. Il termovalorizzatore utilizzerebbe inoltre 12.200 tonnellate all'anno di calce, 2.770 di ammoniaca e 465 di carboni attivi per completare il processo di trattamento dei fumi.

Capitolo traffico: per il trasporto dei rifiuti da incenerire il progetto prevede l'impiego di oltre 27mila camion/anno, più altri 6.500 per approvvigionare calce, ammoniaca a carboni attivi. Sempre secondo i piani, gli automezzi pesanti in entrata/uscita dal sito sarebbero circa 33mila l'anno (stima di quasi 10 camion l'ora). Particolare curioso: A2A prevede la realizzazione di una parete di arrampicata sportiva nell'area del camino.

Inizia ora quello che si prevede un lungo e tortuoso cammino tecnico e amministrativo per dire sì o no all'impianto. Uno degli argomenti che saranno oggetto di inevitabile approfondimento è quello relativo alle direttive del piano regionale dei rifiuti, appena approvato dalla giunta Zingaretti.

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