Termovalorizzatore a Tarquinia, progetto di A2A. Il sindaco: «Contrari a questa e a tutte le altre iniziative simili»

L'area di Tarquinia che dovrebbe ospitare l'impianto
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Lunedì 5 Agosto 2019, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 18:01

Tarquinia contro il termovalorizzatore per rifiuti, con il sindaco Alessandro Giulivi che invita i colleghi del comprensorio a unirsi alla battaglia. In queste ore al municipio di Tarquinia si studia come agire di fronte alla richiesta, che nei giorni scorsi la Regione Lazio ha inviato agli uffici tecnici del Comune, di attivazione della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) presentata dalla A2A Ambiente. Si tratta della multiutility dell'energia con sede a Brescia, dove gestice uno dei più grandi termovalorizzatori d'Italia.

«Nell’oggetto della richiesta di conferenza dei servizi si fa riferimento ad un non meglio specificato “Impianto di recupero energetico” ubicato in località Pian D’Organo – Pian dei Cipressi», spiegano dall'ente.
La richiesta del 17 giugno scorso ha scosso l'amministrazione Giulivi, appena insediata dopo le elezioni amministrative di fine maggio. «Nel leggere le carte rese pubbliche sul sito della regione, all’indirizzo https://regionelazio.box.com/v/VIA-051-2019, abbiamo scoperto che si tratta della realizzazione di un impianto di valorizzazione energetica dei rifiuti. In parole povere si tratta della realizzazione di un termovalorizzatore».

Il sindaco Giulivi, dopo una riunione d'urgenza con uffici tecnici e responsabili di settore, è passato al contrattacco. «Prepariamo subito le deduzioni di contrarietà alla società richiedente e alla Regione - ha detto - mentre il presidente del consiglio, Federica Guiducci, ha convocato un consiglio straordinaria per i prossimi giorni. E  ricordo che, con delibera consiliare del 17 maggio 2004, l’allora sindaco Alessandro Giulivi (lo stesso, ndr), aveva chiaramente imposto dei paletti a tutela dell’ambiente e dei cittadini non solo di Tarquinia, ma dell’intero comprensorio».

«Il nostro territorio è già duramente provato dalla presenza della centrale a carbone dell’Enel e quindi, l’amministrazione comunale, sin d’ora, si dice contraria a questa come a tutte le future iniziative legate a questo tipo di attività. Agiremo per le nostre competenze – aggiunge il sindaco – e invitiamo tutti gli altri enti, sindaci e presidenti del territorio interessati da questa iniziativa industriale a fare altrettanto. Il nostro no al termovalorizzatore o a qualsiasi altra iniziativa di impianti di recupero energetici».

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