Economia, Mannino (Cisl): "Bene edilizia e commercio, ma preoccupa il settore ceramico"

Economia, Mannino (Cisl): "Bene edilizia e commercio, ma preoccupa il settore ceramico"
di Federica Lupino
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Giovedì 16 Novembre 2023, 05:20

Zone  di luce alternate a zone d’ombra. È un’immagine in chiaroscuro quella dell’economia locale scattata da Fortunato Mannino, segretario della Cisl. Settori che tirano, altri che sopravvivono, altri ancora in crisi: si avvicina la fine dell’anno ed è tempo di bilanci. “Sì, ci sono eccellenze che proprio grazie alla qualità dei prodotti vanno avanti. Alcuni comparti stanno godendo delle ricadute dovute ai fondi del Pnrr. Ma ci sono anche realtà che pagano a caro prezzo le conseguenze della crisi energetica e dei conflitti in atto”, è la sintesi dell’analisi. 

Un’occhiata ai singoli settori offre un quadro più preciso. “La maggioranza delle aziende metalmeccaniche locali – spiega Mannino – vivono una congiuntura favorevole per merito dei progetti legati al fotovoltaico tanto numerosi nella Tuscia”. Fa però eccezione la Smavit di Vitorchiano dove è stata aperta la cassa integrazione a causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. Va bene anche il settore edile, e non solo per il Superbonus. “I progetti del Pnrr stanno creando molto lavoro. Basti guardare – continua il segretario della Cisl – ai tanti cantieri aperti a Viterbo per avere la misura di quando fermento ci sia”. 

Diverso lo scenario del settore ceramico: il polo industriale di Civita Castellana risulta quello più in difficoltà. “Nonostante in questi anni si sia continuato a investire in innovazione – riporta il sindacalista – i costi energetici stanno mettendo a dura prova le fabbriche, soprattutto perché si sommano a un calo drastico della domanda, colpita dagli scenari internazionali legati ai conflitti in corso. Molte aziende stanno quindi smaltendo le scorte in magazzino e stanno già discutendo per aprire la cassa integrazione. Al tempo stesso, i contratti a tempo determinato o quelli in somministrazione non vengono rinnovati”. Il fermo colpisce indistintamente tutte le aziende: da prima le piccole (Valentina, Phoenix, Ocena. FA; Sdr), poi anche quelle più grandi.

Esempi? Simas, Kerasan, Tecla, Hidra.  

Nel commercio, da un lato c’è in ballo la vertenza nazionale per il rinnovo del contratto con sciopero previsto per il 22; dall’altro ci sono situazioni più prettamente locali. Come quella della Unopiù, all’ennesimo cambio ai vertici: nominato un nuovo amministratore delegato con timore dei sindacati di ulteriori tagli al personale, come avvenuto spesso a ogni avvicendamento alla guida dell’azienda di Soriano nel Cimino, leader negli arredi per esterni. 

Regge anche l’agricoltura che orami punta su produzioni di qualità capaci di avere un mercato proprio. “È però anche vero che gli agricoltori lamentano un continuo aumento dei costi non commisurato ai ricavi: la filiera troppo lungo porta a pagare le materie prime pochi centesimi ai produttori per far decuplicare i costi di vendita nei supermercati. Accorciarla – sottolinea Mannino – sarebbe un beneificio per chi produce ma anche per i consumatori finali". 

Discorso a sé per i servizi. “Soprattutto per le pulizie, settore dove i confederali sono meno presenti, stiamo assistendo a un proliferare di contratti capestro con lavoratori segnati part-time ma che in realtà prestano la proprio opera a tempo pieno, venendo in parte pagati al nero o come rimborsi spesi. Casi addirittura – denuncia – in cui le ore in più non vengono proprio corrisposte”. 

E poi c’è il capitolo del polo artigianale di Valentano. “Qui – ricorda Mannino – abbiamo una realtà come quella della Dimar che gode di ottima salute. Intorno a questa azienda, nel settore della pelletteria ruotano una miriade di piccole realtà per un indotto che dà lavoro in totale a circa 500 persone in un’area dove esistono poche alternative produttive. Le istituzioni dovrebbe impegnarsi affinché in un polo come questo arrivino commesse dirette dalle grandi marchi, senza intermediazioni, così da offrire ulteriori opportunità di crescita”. 

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