Comune, allarme conti per Francigena
Michelini: "Tagliare subito i rami secchi"

Comune, allarme conti per Francigena Michelini: "Tagliare subito i rami secchi"
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Domenica 15 Settembre 2013, 15:05
VITERBO - C’ un buco di 400 mila euro, per cui o ci muoviamo o si portano i libri in tribunale mandando a casa 85 lavoratori.



Non allarmismo quello del sindaco Leonardo Michelini sulla societ Francigena, perch indica anche la via d’uscita: Bisogna intervenire sul lato improduttivo, ovvero vendere almeno una delle due farmacie comunali.



E poi spazio a un piano industriale per il trasporto pubblico e via il cda: ci sar solo un amministratore delegato.



Insieme all’assessore al Bilancio Luisa Ciambella, Michelini ha affrontato lo stato di salute della societ partecipata interamente dal Comune insieme alla maggioranza.



C’ urgente necessit di un risanamento – dice – abbiamo infatti trovato un buco di 400 mila euro generato met dal reintegro dei nove lavoratori ex Autoservice e dal relativo contenzioso, met dalle perdite derivanti dai servizi. Per cui prima di parlare di incarichi bisogna pensare a una societ in salute. Sono fiducioso di rimettere tutto in sesto ma servono provvedimenti immediati perch la situazione critica.



Ecco il ragionamento del sindaco. Francigena si occupa di trasporto pubblico, che si regge grazie ai fondi della Regione, e dello scuolabus: sono servizi, non producono utili ma non si possono tagliare. Poi ci sono la gestione dei parcheggi, che invece rende, il riscaldamento di Comune e tribunale, da rivedere, e le farmacie comunali a Santa Barbara e La Quercia. Anche queste – spiega Michelini – dovrebbero rendere, invece cos non . Dunque alcune attivit sono funzionali agli interessi del cittadino, altre no. Come le farmacia: se serve una medicina il punto non se comprarla in quella del Comune. Per finanziare il resto, bisogna vendere. Se una o due da vedere.

Ma va risanato anche il trasporto pubblico. Serve un piano industriale fatto da un esperto: i mezzi hanno anche 30 anni, sono inadeguati per il centro e sopra ci sono 2-3 persone. Rovinano pure il manto stradale. Pi mezzi e meno auto dunque, anche guardando alla chiusura del centro storico. Poi – conclude il sindaco - potremo azzerare il cda e affidare la gestione a un amministratore delegato.



Il piano va approvato entro fine ottobre insieme al bilancio, in modo che dal primo gennaio si possa puntare su una gestione in pareggio nel 2014. Altrimenti in tribunale - oltre al riscaldamento - il Comune dovr consegnare anche i libri della societ.
© RIPRODUZIONE RISERVATA