Castiglione in Teverina, il Comune batte il ministero dell'Istruzione sulla scuola dell'infanzia

Castiglione in Teverina, il Comune batte il ministero dell'Istruzione sulla scuola dell'infanzia
di Federica Lupino
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Domenica 23 Aprile 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 14:53

Il Comune di Castiglione in Teverina batte il ministero dell’Istruzione. Quando l’ente, oltre un anno fa, ha visto l’occasione di ristrutturare la scuola dell’infanzia, grazie ai fondi del Pnrr, non ci ha pensato due volte: settimane di lavoro per presentare un progetto che fosse all’altezza e capace di ottenere il placet degli esperti. Così non è stato: di fronte alla non ammissione al finanziamento chiesto per la riqualificazione, non si è però arreso, presentando ricorso al Tar. E alla fine ha avuto la meglio.

Ricco il plafond di fondi a disposizione: 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e 200 milioni di euro per il decennio dal 2024 al 2034. Lo scopo? Le risorse sono destinate a progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, con priorità per le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese. Lo scopo è “rimuovere – riporta il provvedimento dei giudici - gli squilibri economici e sociali ivi esistenti e a progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell'infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all'attivazione di servizi integrativi che concorrano all'educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile”.

Nel 2021 è stato approvato l’avviso pubblico per la presentazione delle richieste di contributo.

Il Comune di Castiglione ha partecipato, presentando un progetto per ristrutturare il primo piano dell’ala di un edificio già dedicata ai servizi per l’infanzia (al piano terra), al momento inagibile e inutilizzato, per consentire l’ampliamento degli spazi dedicati all’asilo nido. Inoltre, è prevista la realizzazione di una struttura esterna, per ospitare il vano scala e ascensore, rendendo così accessibile il primo piano oggetto dell’intervento di ristrutturazione.

Ma l’Unità di missione per il Pnrr, istituita presso il ministero dell’Istruzione, ha comunicato la sua non ammissione al finanziamento. Ebbene, il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso, ritenendo illegittima l’esclusione motivata dal fatto che nell’edificio individuato dal Comune oltre alla scuola dell’infanzia si trovano anche altri servizi.

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