Caro energia, allarme conti per Talete: "Costi aumentati di 6 volte, dovremo scegliere chi pagare"

Caro energia, allarme conti per Talete: "Costi aumentati di 6 volte, dovremo scegliere chi pagare"
di Federica Lupino
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Agosto 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 19:10

Il caro energia avrà “effetti devastanti nei confronti dei già deboli equilibri, soprattutto finanziari, della società”. Tanto che Talete sarà costretta a scegliere chi pagare e chi no. Firmato: Salvatore Genova. La lettera dell’amministratore unico è arrivata ai soci della Spa che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ato 1- Lazio Nord Viterbo, nonché al prefetto Antonio Cananà e ai sindacati. Un macigno sul futuro della società, visto che “l’iter avviato per l’ingresso del privato non costituisce la soluzione per la gestione della situazione attuale”.

Un passo indietro. Cosa c’entra l’energia con l’acqua? Tantissimo. Perché per pescare la seconda dalle falde si usa la prima. Ma anche, tanto per fare un esempio, per garantire il corretto funzionamento dei dearsenificatori. Che i costi di questa voce sarebbero incrementati era previsto, come riportato nel piano previsionale annuale che “considerava, al netto dell’atteso allargamento territoriale, una spesa energetica pari a 7.113.062 euro, per un totale mensile di circa 592.000 euro contro una spesa media 2021 di circa 540.000 euro e un aumento stimato di quasi il 10%”.

Ma le previsioni non potevano tenere conto di due eventi che, nei mesi successivi, avrebbero stravolto i piani: la guerra in Ucrania e la “grave siccità che ha determinato una notevole riduzione delle portate delle sorgenti principale e costretto l’azienda a un maggior emungimento dai pozzi profondi, quindi a un aumento dei costi energetici”.

Le conseguenze sui numeri sono riportate da Genova nella stessa missiva. “Se da un lato nel primo semestre è stato possibile mantenere un certo andamento a fronte di contratti in essere a prezzo fisso – si legge – a partire da luglio, quando è stato imposto di passare a contratti a prezzo variabile, è stata rilevata una crescita esponenziale dei costi pari a 6 volte”.

Nel semestre gennaio-giugno 2022 la spesa è stata di 480.000 euro oltre iva al mese, a luglio è schizzata a 2,7 milioni oltre iva. Mantenendo questo trend, il costo annuale per l’energia supererebbe i 19 milioni di euro (tre volte tanto rispetto al 2021).

Un incremento dei prezzi che “potrà essere coperto solo in minima parte dalla tariffa” visto che l’aumento annuo consentito non può superare il 9%. Le conseguenze? “In assenza di aiuti ed eventuali accessi al credito, non sarà possibile – avverte Genova – mantenere l’ordinarietà di pagamenti, imposte e tasse, piani di rientro, fornitori e personale. L’azienda dovrà fare ricorso a una pianificazione e scelta dei pagamenti da eseguire, preambolo di avviamento di procedure concorsuali”. A peggiorare il quadro il prossimo ingresso di nuovi soci. “Dall’analisi dei dati forniti dai Comuni entranti emergono criticità sia tecniche sia economico/finanziarie legate allo sbilancio dei potenziali incassi rispetto ai costi”. Insomma, la tempesta perfetta che solo “un aiuto immediato” potrebbe diradare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA