Ha rinnovato il contratto con il Monterosi pochi giorni fa, segno di fiducia e prospettiva luminosa per il futuro. Damiano Cancellieri, terzino sinistro classe 2001, è uno dei quattro superstiti della stagione storica che ha portato il Monterosi dalla D alla serie C. Non solo il difensore per tutti i compagni “Puddu”, si è ritagliato uno spazio importante anche tra i professionisti con il rinnovo del contratto, giusto premio ad una prima parte di campionato più che positiva.
Cancellieri, partiamo dal rinnovo del contratto con il Monterosi: sensazioni?
«Il rinnovo per me è un bel traguardo. La società sta lavorando bene con ognuno di noi, facendoci crescere. Questo premio lo dedico a loro che mi hanno dato fiducia in questi ultimi due anni».
Lei è al primo anno tra i professionisti, dopo essere stato uno dei grandi protagonisti della favola Monterosi. Qual è la differenza maggiore che sta trovando in campo rispetto agli anni in serie D?
«La differenza maggiore sta nella qualità dei giocatori e delle giocate. Nel nostro girone ci sono squadre come Bari, Palermo, Catania ed Avellino che hanno un blasone unico. C’è una differenza anche negli impianti, nell’organizzazione e nel lavoro settimanale di preparazione alle partite».
E’ terzo in classifica nel podio immaginario dei giocatori ai quali sono riusciti più dribbling durante le prime venti giornate: ci spiega questa sua caratteristica?
«Sono un calciatore a cui piace saltare l’uomo e in questi ultimi mesi ho trovato la serenità e la tranquillità per rischiare la giocata. Ovviamente è una piccola soddisfazione per me far parte di questo podio virtuale; ma rappresenta anche un punto di partenza per fare ancora meglio».
Finora ha totalizzato 17 presenze segnando un gol, ma ha partecipato ad appena il 5 per cento delle azioni che hanno portato in rete i suoi compagni: un aspetto su cui migliorare?
«Un aspetto sul quale migliorare è senza dubbio la finalizzazione, la giocata negli ultimi venti metri.
Domenica si torna in campo contro il Potenza: come state lavorando durante questa sosta prolungata?
«Con molta voglia e concentrazione. Domenica, finalmente, si torna a giocare: contro il Potenza sarà una gara fondamentale in chiave salvezza».
Lei sembra essere un beniamino di società e compagni: con chi ha legato di più?
«Ho legato con tutti. Per indole caratteriale sono un ragazzo che cerca di fare gruppo, dentro e fuori dal campo».
Ci racconta come nasce il soprannome “Puddu” con la quale la chiamano tutti?
«Il soprannome è nato lo scorso anno in serie D. Quando sono arrivato in società per i primi allenamenti il capitano mi chiese dove avessi giocato l’anno prima e io risposi a Cagliari. In Sardegna il cognome Puddu è molto diffuso, così da quel giorno a Monterosi sono un Puddu anche io».
Dove vuole arrivare Cancellieri?
«I miei obiettivi personali sono semplici e credo che coincidano con quelli di ogni calciatore che punta a migliorarsi attraverso gli allenamenti e le partite. Il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio è quello di arrivare un giorno in serie A: l’importante è non smettere di crederci».