​«Mi abbassava i pantaloni del pigiama», 65enne amico di famiglia a processo per violenza su una bimba

Tribunale di Viterbo
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:23
Carezze e strusciamenti con una bambina, a processo “amico di famiglia”. Un 65enne delle Filippine è finito davanti al collegio del Tribunale di Viterbo con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. L’uomo, assistito dall’avvocato Remigio Sicilia, però dopo la gravissima accusa è fuggito e avrebbe lasciato il territorio italiano. Il processo a suo carico però va avanti lo stesso. Vittima una ragazza che il giorno della prima molestia non aveva ancora compiuto 10 anni. La bimba, che è stata ascoltata in modalità protetta durante l’incidente probatorio, avrebbe raccontato di baci e carezze non richieste andate avanti per anni. «Mi abbassava i pantaloni del pigiama», avrebbe detto agli inquirenti durante la fase di indagini.
Almeno tre gli episodi cristallizzati dalla Procura. Il primo sarebbe avvenuto nel 2015. Mentre i genitori della bambina non c’era le avrebbe palpeggiato il seno, due anni dopo avrebbe di nuovo colto l’occasione. L’aggressione più grave sarebbe avvenuta nel 2020, quando ormai la vittima aveva 14 anni. 
Il sessantenne si sarebbe presentato a casa dei genitori della ragazzina e approfittando della loro assenza avrebbe iniziato a baciarla sul collo «toccandole il seno - scrive la Procura nel capo di imputazione - e il sedere, cercando di abbassarle i pantaloni del pigiama e mettendole le mani tra le gambe». I genitori della vittima, parte civile assistiti dall’avvocato Dominga Martines, avrebbero dovuto essere ascoltati ieri mattina, ma a causa dello sciopero dei trascrittori fonici del tribunale l’udienza è stata rinviata. 
L’imputato, nel frattempo, è scappato dall’Italia e avrebbe fatto ritorno nelle Filippine con l’intenzione si non tornare, per evitare di affrontare i guai con la giustizia. 
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