Alloggi occupati abusivamente a Viterbo, la sfida del nuovo commissario Grazini

Alloggi Ater a Viterbo
di Luciano Costantini
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Sabato 24 Febbraio 2018, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 18:35
Novantanove virgola 99 per cento. Lo zero virgola zero uno per cento va lasciato sempre all'imprevisto dell'ultimo istante. Ivan Grazini sarà il nuovo commissario dell'Ater di Viterbo. Andrà a sedere sulla poltrona occupata per 5 anni da Pier Luigi Bianchi che, oltre a continuare la professione di avvocato, ha deciso di dedicarsi con maggiore impegno alla carriera politica.

Grazini è un ingegnere, viterbese doc, noto anche per la sua specializzazione di progettista e calcolatore di strutture, come da biglietto da visita. E' stato, tra l'altro, il calcolatore della macchina di Santa Rosa. Vicino politicamente al consigliere regionale Pd, Enrico Panunzi, è in buoni rapporti con quasi tutti gli esponenti di spicco dell'arco costituzionale. In passato ha già collaborato con l'ex Iacp, ma l'impegno non è stato ritenuto ostativo per l'incarico al vertice dell'istituto. Il decreto di nomina sarebbe già stato firmato dal governatore Zingaretti.

E sarà compito gravoso, quello che attende Grazini, perché dovrà fare i conti con risorse limitate e soprattutto sarà chiamato a riportare nella disponibilità dell'Ater i tanti alloggi occupati abusivamente. Operazione, per la verità, già iniziata sotto la direzione di Ugo Gigli che siglò un accordo con la Procura per la campagna di recupero. Proseguita (dicembre 2015) dal commissario Bianchi con la quale, da una parte, veniva attivato lo strumento del decreto di rilascio dal direttore generale dell'azienda; dall'altra si formalizzava il sequestro dell'immobile. Dal gennaio 2016, con l'attuale direttore generale Fabrizio Urbani, sono state avviate azioni di recupero delle indennità per abusivismo per 1.600.000 euro. Somma che in realtà potrà essere acquisita soltanto in parte, per ben intuibili ragioni. Il direttore ha già firmato 119 decreti di rilascio nei confronti di altrettanti occupanti abusivi.

Nel 2016 gli alloggi tornati nella disponibilità dell'Ater sono stati 5, i locali commerciali 4; nel 2017 tre locali e un alloggio. Numeri che stanno a confermare la difficoltà dell'operazione, ma anche la determinazione dell'istituto ad andare avanti.
 
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