Allarme dall'Istat: nel Viterbese aumentano gli anziani, sempre meno i giovani

Allarme dall'Istat: nel Viterbese aumentano gli anziani, sempre meno i giovani
di Renato Vigna
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Lunedì 12 Marzo 2018, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 19:17
Siamo 319.008. Ma gli over 65 sono quasi il doppio degli under 14: 74.498 a 39.277. Un solo comune su 60 ha un'inversione di rotta: Vitorchiano. «Sempre più anziani, sempre meno giovani»: è la sintesi del segretario generale della Cisl, Fortunato Mannino, sui dati della popolazione residente nel Viterbese. Alla luce dei quali, avanza una serie di richieste alla politica.

I dati Istat, presentati dalla Camera di commercio, sono aggiornati al 2017. Nel capoluogo il trend è analogo al resto della provincia: 15.360 anziani contro 8.642 giovanissimi (su 67.488 abitanti). Le altre fasce di età? Tra 15 e 19 anni sono appena 2.940, tra 20 e 24 invece 3.089, tra 25 e 29 arriviamo a 3.594, in 4.044 hanno un'età fra 30 e 34 anni, 4.597 tra 35 e 39, in 5.450 tra 40 e 44, in 5.546 tra 45 e 49, in 5.531 tra 50 e 54, quelli tra 55 e 59 anni sono in 4.519, infine tra 60 e 64 sono 4.176. Nel secondo comune più popoloso, Civita Castellana (16.418 persone) gli over 65 sono la fascia più numerosa, 3.502, seguiti dagli under 14, 2.119. Il terzo è Tarquinia (16.383), che presenta un andamento simile: primi gli over 65 (3.985), secondo gli under 14 (1.972).

I paesi dove il confronto è più evidente sono, in proporzione, Latera (56 a 287), Tessennano (24 a 128), Proceno (41 a 170), Bolsena (363 a 1.240), Acquapendente (550 a 1.561) e Montefiascone (1.566 a 3.468). La sola eccezione Vitorchiano: 880 a 774. «Da anni, a parole - dice Mannino - sono molti i politici che illustrano progetti per favorire la natalità e invertire questa tendenza. Possiamo immaginare più agevolazioni fiscali per chi è costretto a ricorrere ad aiuti esterni, che possano essere integrati con un'assistenza domiciliare pubblica». Inoltre, «le residenze sanitarie assistenziali private vanno integrate meglio in un sistema che coordini ospedali, case di cura, case di riposo e rsa pubbliche».
 
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