Proceno, cane da allerta medica rischia la vita per il glifosato: "Un fatto gravissimo"

Dante il cane da allerta medica intossicato
di Federica Lupino
2 Minuti di Lettura
Domenica 30 Ottobre 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 16:36

"Il mio cane da allerta medica ha rischiato la vita per colpa del glifosato”. È successo a Proceno, è successo a Dante, l’animale salvavita per Solange Manfredi, nota giurista che racconta l’accaduto: “È stato intossicato da un giardiniere che, per ‘curare’ l’erba del vicino di casa, ha deciso di spruzzare il glifosato. Ovviamente lo ha fatto senza avvertire, senza segnalare alcunché e vedendo che passeggiavo con i cani a pochi metri dall’area trattata. Risultato: vomito, diarrea…  e ora ci aspetta un lungo periodo di cura perché per la molecola usata in quel diserbante non c’è antagonista”.

Un episodio che sarebbe grave di per sé, in quanto l’uso di questi pesticidi va debitamente annunciato proprio per evitare conseguenze per la salute. In questo caso, però, assume una valenza ancora più grave perché Dante non è un animale qualunque. “I cani da allerta medica – spiega Manfredi -vengono addestrati per allertare qualcuno di un episodio imminente e consentire alla persona di assumere farmaci preventivi, o misure di sicurezza, per prevenire l'episodio, o limitarne gli effetti.

Aiutano persone con patologie diverse – paraplegici, autistici, narcolettici, diabetici… Nel mio caso, visto che sono affetta da una malattia rara ad alto rischio vita (insufficienza surrenalica da deficit di Acth, conosciuta anche come Addison secondario,  è essenziale il mantenimento di adeguati livelli di cortisolo, ma ottimizzarne i livelli è difficile, la gestione quotidiana della malattia è molto delicata e gli strumenti disponibili pochissimi, però i cani possono aiutare”.

Dante è stato addestrato, grazie allo straordinario olfatto dei cani, a rilevare un basso livello di cortisolo così da allertare prima di un episodio imminente di crisi surrenalica. “Così posso assumere tempestivamente i farmaci necessari ad evitare la crisi, o limitarne gli effetti. In altri termini: la mia sopravvivenza dipende dall’intervento immediato del mio amato accompagnatore addestrato a rilevare per tempo i momenti critici”, assicura. Dante non sta ancora bene: “Spero migliori. Intanto, la libera vendita del glifosato andrebbe vietata per legge”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA