Ranieri: «L'obiettivo è la Champions». Con l'Udinese rientra Florenzi, dubbio De Rossi

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Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Soprattutto di una squadra che in stagione è parsa viaggiare sulle montagne russe, alternando risultati e prestazioni positive a improvvisi crolli. E così Claudio Ranieri preferisce non sbilanciarsi sullo stato di salute della Roma, vittoriosa lo scorso weekend in casa della Sampdoria e attesa sabato dall'Udinese all'Olimpico. «Credo sia ancora troppo presto per dire che nella testa della squadra è scattato qualcosa, ci vogliono ancora altre prove. È logico che la prestazione di Genova ha dato più fiducia a tutti ma dobbiamo continuare su questa strada - le parole del tecnico a Trigoria - l'Udinese è l'avversario più difficile in questo momento. Sono molto preoccupato, dobbiamo essere lucidi, intelligenti, pazienti. Si tratta di una squadra caparbia, che si chiude e riparte in contropiede. Vorrà attirarci nella trappola per avere poi quei 60-70 metri dove i loro velocisti posso ripartire a briglia sciolta. Servirà molta attenzione».

E anche una mano dagli spalti. «Chiedo aiuto al pubblico, deve essere paziente, ci deve stare vicino - sottolinea Ranieri -. Deve capire che sarà una partita fondamentale per noi perché siamo in lotta, la zona Champions sta là e noi ci vogliamo andare». Per rivivere serate come quella dello scorso anno col Barcellona, anche se l'allenatore giallorosso invita a non guardare troppo al passato: «Quello che è stato non conta più nulla, quello che verrà è importante. I tifosi si aspettano un'altra prova di qualità e determinazione, con la voglia di vincere, di voler andare in Europa. Sarà un cammino difficile perché molte squadre stanno lottando come noi». Per finire davanti alle rivali sarà fondamentale ritrovare le reti di Dzeko, che domani non giocherà in coppia con Schick. «A me piace giocare con due attaccanti davanti però credo che l'Udinese voglia questo, ancora devo decidere ma credo che sceglierò uno dei due» confessa Ranieri, soffermandosi poi sul rendimento sotto porta del bosniaco: «Se il goleador principe di una squadra non segna i suoi gol mancano sempre. Ci aveva abituato a segnare 18-20 gol a stagione, la volta che non vengono pesa, però il ragazzo è determinato e sono convinto che in questo finale di campionato tornerà al gol». E a proposito di ritorni, praticamente certo quello di Florenzi dopo che è tornato ad allenarsi con la squadra. Il terzino agirà sulla destra mentre sulla fascia mancina, complice la squalifica di Kolarov e gli infortuni di Santon e Karsdorp, sarà schierato Juan Jesus. In dubbio invece la presenza dal 1' di De Rossi alle prese con una contusione al ginocchio rimediata in allenamento che lo ha costretto a svolgere lavoro individuale.

Riguardo alle strategie societarie del club, infine, Ranieri indica in Francesco Totti «la persona giusta» cui affidare in futuro maggiori responsabilità. «Ha tanta voglia di arrivare ad alti livelli, per cui glielo auguro. Ama la Roma, è capace, e passo dopo passo sta entrando sempre di più nel suo ruolo dirigenziale. È la persona giusta per poterlo farlo» aggiunge il tecnico, ricordando però che «nessuno nasce imparato. Bisogna anche saperlo aspettare e farlo crescere. Ogni lavoro ha i suoi perché, Francesco già sa tantissimo del calcio giocato e adesso sta ampliando le sue conoscenze».