Saverio Raimondo per Luca: «Un film che racconta l’Italia fuori da ogni retorica»

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Dal 18 giugno arriva su Disney+ Luca, il film d’animazione Disney Pixar che racconta l’Italia e le nostre tradizioni unendole a una storia d’amicizia e di coraggio. A doppiare il cattivo della situazione, il bullo Ercole Visconti, sia per la versione originale che per quella italiana è stato scelto Saverio Raimondo, che ha raccontato così ai nostri microfoni l’esperienza: « Nell’animazione prima si fa la voce poi si fanno le immagini perché il personaggio si muove in base alla voce che che avrà. Quindi all’inizio, quando ho creato il personaggio di Ercole Visconti registrando per la prima volta la voce del personaggio nella versione originale, davanti a me avevo solo lo schermo, spento, e accanto c’era un altro schermo, quello del computer, con in collegamento via zoom con il regista Enrico Casarosa, che appunto era Los Angeles mentre io ero in Italia». Un film che parla tanto italiano, senza però cadere negli stereotipi: «Il film riesce a raccontare l’Italia fuori da ogni retorica, cioè anche dalla retorica nostra che per certi aspetti è quasi peggio. Siamo un paese pieno di arte e poi parliamo solo di Dante, insomma anche noi in realtà abbiamo degli stereotipi un po’ dal liceo classico, passatemi il semplicismo, che ci mortificano esattamente come i luoghi comuni “pizza e spaghetti e mandolino”». Il film riflette anche con intelligenza sul tema della diversità: «Ogni epoca sceglie i propri mostri, quindi magari alcune diversità verranno finalmente riconosciute, e non subiranno più l’indice delle persone, ma magari altri aspetti diventeranno mostruosi, purtroppo fa parte della natura umana. C’è una frase che ha colpito molto sia me che il regista nel film “Non è importante che tutti ti apprezzino l’importante però è che ti apprezzano le persone che ami”. Un concetto che faccio mio anche sul lavoro. Le critiche arriveranno sempre e il successo ormai dovrebbe misurarsi in unfollowers, quelli che ti odiano e smettono di seguirti. Non sono mai stato ossessionato dall’idea di piacere a tutti, di essere amato da tutti, anche perché da vero narcisista se una persona non mi ama non mi interessa più quella persona, mi interessano solo quelle che mi amano! Non dobbiamo essere bulimici d’amore, ma selettivi». (Servizio a cura di Eva Carducci)