Matt Dillon su La casa di Jack: «Avevo paura di fare questo personaggio, ero spaventato da quell'orrore»

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“Ci sono persone che hanno amato il film ed altri che sono spaventati all’idea di vederlo. Si è detto che al Festival di Cannes alcuni spettatori abbiano lasciato la sala durate la proiezione. Io non me ne sono accorto, ma forse perché ero in prima fila”. A parlare è Matt Dillon, protagonista di La casa di Jack, controverso e disturbante film di Lars Von Trier, che spiega alla platea di giornalisti nella conferenza stampa romana, cosa lo ha convinto ad interpretare il ruolo più difficile della sua lunga carriera: un serial killer che ha commesso più di 60 omicidi, donne, uomini e bambini. “Certamente ho provato diversi dubbi prima di girare il film, l’argomento non mi interessava particolarmente, ma ammiravo molto il regista ed ero convinto che avrei imparato molto. Subito dopo aver accettato la parte, ho cominciato a dubitare, perché da essere umano giudicavo il personaggio, il suo orrore. Avevo paura che avrei rifiutato me stesso in quel ruolo. Ma ho apprezzato che il regista mi abbia detto che lui si assume sempre la responsabilità di ogni film”.