Carmelo Bene, vita di uno degli artisti più influenti e rivoluzionari del panorama teatrale italiano

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Attore e drammaturgo del Novecento, sfrontato e rivoluzionario, geniale e provocatorio, Carmelo Bene ha contribuito alla nascita del nuovo teatro italiano; dopo l’Anteprima di novembre al Festival dei Popoli 2023 Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale, in esclusiva su Sky Arte sabato 16 marzo alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand, ne ripercorre la vita e la carriera, permeata da una coerenza instancabile che ne fa un monumento della cultura italiana. Interpretato per l'occasione da Filippo Timi, che nel dipanarsi del racconto recita alcuni brani di “Sono apparso alla Madonna”, autobiografia pubblicata da Bene nel 1983, il documentario prende avvio dall'infanzia, con la formazione cattolica nel collegio Calasanzio a Campi Salentina dove Carmelo fa da chierichetto dall’età di 4 anni; prosegue con il trasferimento a Roma, dove l'artista frequenta per poco tempo e mal volentieri l’Accademia Silvio D’Amico, scontrandosi con le regole e l’autorità e soprattutto mettendo in discussione, già da giovane interprete, il testo che, come dirà lui stesso “non conta nulla, è spazzatura nella scrittura di scena”. A 22 anni si presenta già come un innovatore, e quando arriva al periodo in cui recita nelle "cantine romane", attira l’interesse di intellettuali quali Arbasino, Pasolini e Flaiano che apprezzano gli spettacoli nei quali la sua arte che si misura con l’imprevedibile: Amleto, Salomè, Pinocchio, Eduardo II, Cristo 63.

Nel 1961 apre al numero 23 di via Roma Libera a Trastevere, uno spazio autogestito, il Teatro Laboratorio nel quale nascono spettacoli-performance che suscitano scandalo e lasciano perplessa la critica, scardinando il concetto di trama e basandosi sull’improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico, spesso mettendolo a disagio. Il documentario prosegue con le sue indimenticabili performance - tra le quali spicca la celebre lettura di Dante dalla cima della Torre degli Asinelli in una Bologna scossa dall’attentato alla stazione avvenuto un anno prima - le esperienze cinematografiche, le apparizioni in tv con la celebre la lite in tv con Guido Davico Bonino nel corso di una puntata di Mixer cultura del 1985 e le partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. Le voci di chi lo ha amato, la compagna Lydia Mancinelli, l’ultima moglie Raffaella Baracchi, la figlia Salomè, curatrice della fondazione a lui dedicata, si uniscono a quelle di Franco Ungaro, direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Pietrangelo Buttafuoco, lo studioso Simone Giorgino, il sociologo Stefano Cristante, il direttore d’orchestra Marcello Panni e Maurizio Costanzo. Carmelo Bene è inimitabile - commenta Filippo Timi - è l’incarnazione della storia stessa del teatro. Era teatro ogni gesto che andava a fare. Il tutto condensato in una voce impressionante. Quando ho conosciuto il teatro di Carmelo Bene c’è stato un desiderio di identificazione, e in questo documentario ho avuto proprio il grande privilegio di interpretarlo e dare voce ad alcuni dei suoi brani più celebri. Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale, prodotto da Echivisivi e Minerva Pictures, per la regia di Samuele Rossi in onda in esclusiva su Sky Arte sabato 16 marzo alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand Il film documentario è prodotto con il Patrocinio dell’Archivo Carmelo Bene, in collaborazione con Fondazione Teatro Toscano – Centro studi La Pergola Firenze.