La Camera dei Deputati compie 150 anni: viaggio tra i suoi tesori da Montecitorio alla Minerva

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Servizio di Laura Larcan- Video e Montaggio di Francesco Toiati

Il 27 novembre del 1871 senatori e deputati si riuniscono nella prima seduta della Camera. Roma era Capitale d’Italia e inaugurava solennemente i lavori parlamentari. Palazzo Montecitorio scriveva un nuovo capitolo della sua vita secolare. Era stato scelto nove mesi prima dalla Commissione governativa per via della forma semicircolare del suo cortile interno, che avrebbe potuto accogliere perfettamente la nuova monumentale Aula con la cavea delle tribune a gradinate. D’altronde, quell’edificio a corte incastonato nel Campo Marzio, l’aveva concepito nel Seicento Gian Lorenzo Bernini, maestro del Barocco romano, che aveva ideato anche la dinamica facciata concava per assecondare la pendenza del terreno. Palazzo Montecitorio, simbolo della città di Roma, vanta una doppia anima architettonica. Un cuore Barocco, figlio della committenza di papa Innocenzo X che ne voleva fare la sede della Curia apostolica, e una muscolatura Liberty, griffata dall'architetto siciliano Ernesto BasileFuori Montecitorio, il viaggio tra i tesori della Camera dei Deputati continua al complesso monumentale della Minerva, l’Insula Sapientiae, tra piazza San Macuto e del Seminario. Qui si scopre la Biblioteca della Camera in un percorso che riserva fior di suggestioni. Nel 2019 è stata intitolata a Nilde Iotti, figura chiave che volle la riscoperta di questi ambienti e l’accessibilità al pubblico di tutto il patrimonio librario e archivistico. La storia qui affonda le radici nell’epopea imperiale, dai templi dedicati alle divinità egizie Iside e Serapide alla Minerva romana che dà il nome a questa cittadella. E attraversa la parabola dell’ordine domenicano che qui si insediò dal 1280. Tra la sala del refettorio, il chiostro della Cisterna, le Sale dell’Inquisizione, si scoprono luoghi fortemente legati a Roma: la “casetta” medievale di Santa Caterina da Siena e le sale dove Galileo Galilei attese la lettura della sentenza del Tribunale e abiurò. Ultima tappa, in questa triangolazione di meraviglie, il complesso di Vicolo Valdina, cuore medievale del convento di suore benedettine dove aleggia lo spettro di Romolo, il primo re di Roma, che qui, sulle antiche tracce del Campo Marzio, sarebbe stato ucciso e smembrato dai congiurati