«Studio comunicazione a Roma e la mia fortuna è quella di poter costruire il mio sapere giorno per giorno, tra le tante ore di allenamento e sacrificio e quelle impiegate nello studio universitario, con un confronto straordinario con le mie colleghe provenienti da ogni parte del mondo. Nel mio caso la passione si è tramutata in un lavoro, ma non ho mai dimenticato quanto sia importante lo studio e completare il mio percorso per affrontare le nuove sfide una volta terminata l'attività agonistica. In questo i miei genitori sono fondamentali, siamo una squadra affiatata».
«Mi piacerebbe un domani poter essere chiamata a guidare il Coni». Bebe Vio, che oggi alla Camera ha ricevuto il premio Innovation leader awards' dall'Angi, l'Associazione nazionale giovani innovatori, non nasconde le sue ambizioni. L'azzurra è campionessa paralimpica mondiale ed europea di fioretto individuale.
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