E Rovereto diventa capitale della danza

Esibizione al Festival di Rovereto
di Marina Moioli
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 14:37

Il Mart (Museo di Arte Moderna e Contemporanea) di Rovereto da solo varrebbe il viaggio in questa piccola capitale culturale del Trentino che mantiene intatte le sue atmosfere sette-ottocentesche nel centro storico e offre tante altre chicche, dalla casa del pittore Fortunato Depero al castello Castelbarco oggi sede del Museo della Guerra, dal Museo Antonio Rosmini al Palazzo Municipale, affrescato nel XV secolo.

Dal 30 agosto all’8 settembre Rovereto ospita anche la trentaquattresima edizione di Oriente Occidente, il festival internazionale della danza.

Nel centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale non poteva essere che “Corpo a corpo” il fil rouge della manifestazione. Ancor più a Rovereto dove una campana, originata dalla fusione di cannoni delle 19 nazioni che combatterono la Grande Guerra, quotidianamente la ricorda con i suoi rintocchi, ed è monito perenne di pace.

Tredici le compagnie coinvolte, con produzioni in prima nazionale e creazioni originali per il Festival, tra le più significative dell’attuale panorama coreutico. Gli autori arrivano dall’Europa, dall’Africa Subsahariana, dal Venezuela e dal Medio Oriente con il loro bagaglio di culture, di storie da raccontare, di mondi da condividere. Un “corpo a corpo” che rimanda alla conflittualità dei singoli o della società.

Novità di questa edizione di Oriente Occidente è la pratica della community dance, che mira a coinvolgere il territorio e i suoi abitanti in un’espressione artistica condivisa e per tutti. Danza contemporanea come felice strumento che trasforma non solo l’individuo, ma anche la qualità del rapporto sociale. Perché, come afferma Maurice Béjart: “Il posto della danza è nella case, per le strade, nella vita”.

Tante le presenze significative di questa edizione. Tra i coreografi, gli israeliani Sharon Fridman, Sharon Eyal, Emanuele Gat e Noa Wertheim, il francese Fabrice Guillot, il belga Wim Vandekeybus; tra le compagnie, Retouramont e Vertigo Dance Company con la loro danza acrobatica, Candoco Dance Company, pioniera dell’integrazione tra danzatori abili e diversamente abili, Balletto Civile, gruppo nomade animato da una forte tensione etica, e due note compagnie africane, Baninga e Via Katlehong Dance.

Gli spettacoli e gli appuntamenti del Festival su www.orienteoccidente.it

I NOSTRI CONSIGLI

Hotel Rovereto, Corso Rosmini 82/d, Rovereto; tel. 0464.435222, www.hotelrovereto.it

In un bel palazzo che ha mantenuto il fascino di una residenza d’epoca a pochi passi dalla casa di Rosmini e dalla piazza principale della città.

Osteria del Pettirosso, Corso Bettini 24, Rovereto; tel. 0464.422463, www.osteriadelpettirosso.it

Quasi di fronte all’ingresso del Mart, un moderno bistrot dall’atmosfera francese, che è anche una fornita enoteca. Apprezzata dalle buone forchette, offre piatti della tradizione e veloci spuntini.

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