Briatore e il turismo in Italia: «Abbiamo alberghi che fanno schifo e la cultura di fregare, serve meno burocrazia»

L'imprenditore è intervenuto ad Atreju: "Io che non vivo in Italia posso dare un giudizio"

Briatore e il turismo in Italia: «Abbiamo alberghi che fanno schifo e la cultura di fregare, serve meno burocrazia»
4 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Dicembre 2023, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 21:11

Flavio Briatore, l'Italia e i turisti. La sua idea. «Il turismo si deve insegnare alle elementari perché è la più grande azienda che abbiamo in Italia. Ma perché la gente non viene da noi? Ogni volta che cerchiamo di fare gli investimenti è una follia: permessi e contro-permessi, commissioni formate da gente che è contro le imprese. Tutte queste commissioni, enti e sigle, sono tutti contro. Loro sperano che tu non apra mai». Così Briatore intervenuto al dibattito «Italia stupor mundi: alla scoperta della bellezza» ad Atreju. «Già per un italiano si fatica a capire, ma se viene uno straniero gli sembra un manicomio. Ora però finalmente abbiamo un ministero. Ma dobbiamo trattare meglio i turisti. E poi abbiamo degli alberghi che fanno schifo… Io che non vivo in Italia posso dare un giudizio e dico quello che penso. Ognuno di noi si deve prendere le sue responsabilità» ha aggiunto Briatore.

El Camineto, l'inaugurazione del nuovo locale di Briatore a Cortina: ospiti, menù, musica live. Santanchè fa gli onori di casa

Affitti brevi, stretta del Governo contro il “far west”: minimo 2 notti e dalla terza casa partita Iva obbligatoria

«Perché la Grecia e la Turchia ci sorpassano? Qui lo sci d'acqua non si può fare, ci vuole la patente pure per mangiare una focaccia. L'Italia è il paese in cui i turisti stanno meno perché li fregano sempre. Abbiamo quella cultura di fregare la gente, tanto dicono: questo è arrivato dalla Polonia, viene due giorni e non lo vedo più e il cappuccio invece di 5 euro lo faccio pagare 10 euro, gli do la merda da mangiare, tanto non lo vedo più, vaffanculo» ha detto ancora l'imprenditore che poi ha fatto altri esempi: «Non dimentichiamo che abbiamo 7 mila chilometri di costa e non abbiamo una bandiera 'welcomè perché pensano che chi ha le barche sia un evasore fiscale. Io sono il classico esempio, mi hanno rotto le palle per 10 anni, poi mi hanno assolto, perché sembrava che avessi rubato chissà che cosa. Il turismo nautico è un turismo che l'Italia abbandona: i comandanti si parlano, dicono non andate in Italia. Per questo la Grecia e la Turchia ci sorpassano». Per Briatore, «dobbiamo avere un turismo che lasci del denaro sul paese: un turismo ricco lascia un indotto, un turismo povero porta via la roba a te. Dobbiamo pensare quale turismo vogliamo e semplificare tutto, gli alberghi devono essere ristrutturati. Abbiamo degli alberghi che fanno schifo in Italia». E ancora: «L'Italia è il paese in cui i turisti stanno meno perché li fregano sempre.

Abbiamo quella cultura di fregare la gente, tanto dicono questo è arrivato dalla Polonia, viene due giorni e non lo vedo più, il cappuccio invece di 5 euro lo faccio pagare 10 euro, gli do la merda da mangiare, tanto non lo vedo più, vaffan....».

 

I TAXI

«Voi che non vivete all'estero pensate che sia normale dove vivete ma non è normale, uno si crede normale qui ma non siete normali perché ci sono delle cose che la gente normale non le fa. Noi vediamo il paese delle nuvole. Quando sono all'estero tutti mi dicono in Italia è fantastico per mangiare» ma «non ci sono i taxi». «Dobbiamo mettere piedi per terra» perché «non è possibile che uno arrivi a Roma o Milano e stia 3 ore con le valigie e non trovi un taxi. Partiamo dalle cose piccole». «È tutto cosi: si può fare ma non si fa», secondo Briatore. Il risultato è che l'Italia è un paese buono per mangiare, ma per investire? «Non ci penso, un processo civile dura 10-15 anni. Dobbiamo cercare di dare la possibilità a chi investe soldi propri di essere aiutati per creare» posti di lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA