Breslavia da vedere e da mangiare: ecco le esperienze da non perdere nella capitale della Bassa Slesia e dintorni

Un city break ideale per chi desidera conoscere quest'antica città della Polonia e il suo meraviglioso hinterland, tutti ancora da scoprire

La Cattedrale di Breslavia
di Maria Serena Patriarca
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 12:36

Non solo Varsavia e Cracovia. La Polonia che non ti aspetti, e probabilmente una delle mete turistiche destinata a diventare un city break di spicco fra le mete del turismo europeo e internazionale, è Breslavia (Wroclaw), capitale del voivodato della Bassa Slesia, che si snoda con i suoi 12 isolotti e ben 120 ponti lungo il corso del fiume Oder (Odra). Una città vivace e giovane, anche grazi all’Università che attira studenti da diverse nazioni, ben collegata con voli diretti da varie città italiane (Roma compresa; il volo da Ciampino ha una durata di 2 ore). E mentre l’autunno gode di un clima non troppo rigido, già ci si prepara al grande evento di fine anno: il colorato mercatino natalizio di artigianato locale, nella Market Square.

Breslavia, importante “melting pot” di storia, tradizioni e cultura

Forte della sua posizione strategica all’interno del percorso storico e culturale polacco, come affermò Giovanni Paolo II “Breslavia è una città dell'incontro, è una città che unisce”. Ben collegata al suo hinterland attraverso la rete ferroviaria, questa città si presta ad essere esplorata a piedi, in bicicletta, in battello sul fiume o con i mezzi pubblici e per scoprirne i bellissimi dintorni si può scegliere di noleggiare un’auto dagli operatori locali, che hanno prezzi competitivi rispetto alle multinazionali del rent a car. Info: https://www.polonia.travel/it.

Urban Trekking fra gli Gnomi

Sapevate che Breslavia è nota come la città degli gnomi? Più di mille, infatti, gli gnometti di bronzo, ognuno con un nome ed una connotazione precisa (attività o attitudine), che costellano le vie della città, tanto che è stato ideato un vero e proprio “Dwarfs Trail”, con cartina geografica dedicata a disposizione, per fare trekking urbano nel centro storico con le tappe dove (a partire dal 2005) sono stati posti gli gnometti diventati simbolo di buona fortuna oltre che icona di libera espressione del pensiero nella città. Nulla di strano, dunque, se all’entrata dell’antica birreria vicino alla Piazza del Mercato troverete lo gnomo ubriaco Franek, o di fronte all’Università lo gnomo studioso, o sull’isola di sabbia (la più romantica per eccellenza, con il bel panorama della Cattedrale di San Giovanni Battista sullo sfondo) vi potrete sedere sulla panchina rossa degli gnomi innamorati. Info: www.visitwroclaw.eu.

Sosta golosa nella più antica birreria d’Europa

Nelle vicinanze di Salz Square, dove c’è il mercato dei fiori, sorge  Market Square, pittoresco cuore pulsante del centro di Breslavia, dove spicca la Town Hall, il maestoso Municipio in stile gotico. Proprio in questo punto c’è un indirizzo che dovete segnare in agenda, se amate la birra e il buon cibo senza contare le calorie: è Piwnica Swidnicka, la più antica birreria d’Europa. Settecento anni alle spalle di questo storico punto di incontro sulla “via dell’ambra”, la cui fondazione risale al lontano 1273. Qui, fra i clienti illustri, hanno alzato i boccali anche Mozart, Chopin, Goethe. Qua si possono assaggiare anche alcuni dei piatti tipici del luogo, come i Pierogi (ravioli ripieni di patate, formaggio o funghi), o la Zurek, la ricca zuppa con carne servita nel pane. Dopo la sosta in birreria potete proseguire a piedi il vostro city tour fra l’antica prigione del XIII secolo (oggi sede universitaria di Archeologia), la Biblioteca Ossolineum, il Mercato coperto (dal 1908), fino ad arrivare sull'isola della città vecchia, dove sorge la Cattedrale.

La zuppa Zurek servita nel pane

Nel regno della principessa Daisy e del mistero: alla scoperta del Castello Ksiaz

Da Breslavia potete programmare una visita a quello che è considerato il Castello più bello dell’intera Polonia: Ksiaz Castle, che fa parte (come tanti altri castelli e palazzi storici della Bassa Slesia) dell’European Route of Castles and Palaces. Il Castello (il terzo per grandezza ed importanza in Europa, lo visitano in media 500mila persone l’anno) si raggiunge in treno o in un’ora di auto dalla città, ed è un mix di stili artistici e architettonici che ne testimoniano lo sviluppo nei secoli. Nato come Fortezza nel XIII secolo, si sviluppò successivamente fino ad abbracciare il Rinascimento, il Barocco, la Belle Epoque. Questo era il regno della principessa Daisy, che dalla popolazione locale del tempo era amata come una “princess Diana” ante litteram. Daisy (Mary Theresa Olivia Cornwallis West, nata nel 1873 e morta nel 1943), i cui appartamenti nel Castello sono in ristrutturazione e saranno aperti al pubblico l’8 dicembre, era inglese, e sposò il principe Hans Heinrich Hochberg von Pless XV (eccentrico personaggio, che teneva anche 2 scimmie con sé nel Castello), da cui ebbe tre figli: una famiglia di 5 persone, con uno staff di 500 domestici al proprio servizio. Il primo dei misteri che avvolgono il Castello è legato alla scomparsa della lunga collana di perle con cui amava adornarsi la principessa. I tempi e la vita quotidiana dell’iconica famiglia sono documentati nella mostra fotografica permanente curata da Matteusz Mykytyszyn, con gli scatti in bianco e nero (realizzati fra il 1909 e il 1932) di Rodzinny Hardouinow, cuoco della principessa (che amava in particolare la torta al mascarpone e lamponi) con l’hobby della fotografia. Le sale del Castello hanno ognuna un fascino particolare, e qui negli anni sono passati nomi illustri della storia e della moda: Churchill, lo zar di Russia Nicola I, Coco Chanel. Il Salone Maximilian (del 1722) è arricchito dagli stucchi degli italiani Ignazio Provisorio e Paolo Ramelli. Nel Salone d’Oro ci sono e stucchi in oro zecchino e sculture di ceramica italiana del XIX secolo. Ma c’è di più. Ogni agosto nel castello si celebra il Festival of Misteries, e non a caso.

Se, infatti, il castello che vedete ha 5 piani, sappiate che ce ne sono 7 al di sotto e, a 15 metri di profondità, i nazisti (che comprarono il Castello nel 1943) fecero scavare dai prigionieri ebrei nel 1944 un chilometro di cunicoli underground (visitabili per il pubblico) la cui funzione rimane ad oggi un mistero. Non si sa, infatti, se dovesse essere realizzato una sorta di quartier generale nazista segreto, o un laboratorio di armi.

Castello Ksiaz

Stop over alla Chiesa della Pace a Swidnica

Se programmate un weekend a Breslavia non potete non visitare la Chiesa della Pace, nella vicina cittadina di Swidnica. Di culto protestante, realizzata nel XVII secolo interamente in legno, con interni affrescati in stile barocco, la Chiesa è Patrimonio Unesco. All’interno tutti con il naso all’insù per ammirare il maestoso organo barocco, gli affreschi seicenteschi con scene dell’Apocalisse e la miriade di angeli e putti (dipinti o scolpiti) che fanno di questo angolo della Bassa Slesia un vero “paradiso” di arte sacra. Info: https://dolnyslask.travel/

La Chiesa della Pace

Degustare i chicchi d’uva nel vigneto o il caffè in un palazzo storico

Le campagne nei dintorni di Breslavia, complice il clima mite, sono il territorio di produzione di vino Merlot, Cabernet, Shiraz, Sauvignon, Moscato e Pinot nero e Pinot bianco. Fra le esperienze che potete fare in questo periodo dell’autunno è quella di un giro nei vigneti “celtici” (quest’area nell’antichità fu abitata da popolazioni celtiche) vicino alla cittadina di Sobotka, in compagnia dei produttori locali che vi faranno cogliere i chicchi direttamente dai grappoli maturi (che poi daranno origine a diversi tipi di vino) per un’originale esperienza di Grape Tasting. La più nota vineria del luogo sorge in una ex fabbrica di gas, in un edificio che ha 120 anni di storia. Qui si possono fare anche degustazioni dei vini prodotti e del Ratafia home made. Non lontano sorge, sulla collina Sleza a circa 600 metri di altitudine, la scultura celtica del V secolo rappresentante un orso con la croce solare, simbolo di fertilità e prosperità, diventata il simbolo dell’area di Sobotka.

Vigneti a Sobotka

Se invece amate il caffè e volete mettervi alla prova con un workshop di Coffee Making e Coffee Tasting (per capire come si tostano e si macinano i chicchi, e poi degustare un vero “espresso”), allora potete fare rotta sul vicino palazzo storico Krobielowice, dove vengono organizzati laboratori di questo tipo (con il pregiato caffè vietnamita) e che rientra anch’esso nella European Route dei Castelli e dei Palazzi. Il nucleo originario dell’attuale Palazzo rinascimentale barocco risale al XIV secolo (in legno).

Palazzo Krobielowice

Appartenuto per un periodo ad una comunità di monaci, nel XIX secolo divenne proprietà di Gebhard Leberecht von Blücher, federmaresciallo prussiano che vinse a Waterloo contro Napoleone (questa zona allora era prussiana). Ogni stanza del Palazzo, non a caso, è dedicata ad uno dei protagonisti della battaglia di Waterloo.

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