Palermo Liberty - The Golden Age: una mostra unica, un viaggio indietro nel tempo nell’epoca d’oro dei Florio

Palermo Liberty - The Golden Age: una mostra unica, un viaggio indietro nel tempo nell’epoca d’oro dei Florio
di Francesca Spano'
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Eleganti intrecci floreali, arredi dalle linee orientali e immagini che ai tratti esotici uniscono uno stile dinamico e ornamentale. E poi abiti dai tessuti morbidi e dalle linee sinuose, a ricordo di donne e uomini riccamente abbigliati che trascorrevano le loro giornate in una città divisa tra paesaggi di mare, natura in trionfo e profumo di agrumi. L’Art Nouveau ha vestito il capoluogo siciliano di rinnovata bellezza e oggi è possibile intraprendere un emozionante viaggio a ritroso nel tempo, sentendosi spettatori del grandioso cantiere del Teatro Massimo Vittorio Emanuele o sbirciando tra i progetti pensati e voluti dalla nobiltà locale, sotto l’occhio vigile della famiglia Florio che viveva la sua epoca d’oro. Questo grazie alla mostra Palermo Liberty -The Golden Age, un vero scrigno di tesori che rivela ai visitatori il meglio dell’arte, della cultura e della società della Palermo felicissima, con la presenza di 500 opere legate al periodo compreso tra il 1897 e il 1923. L’installazione temporanea sarà visitabile fino al prossimo 30 maggio 2024 presso Palazzo Sant’Elia (via Maqueda, 81) in un percorso ricco di disegni di architettura, arti applicate, arredi, dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, arredi, bozzetti decorativi, abiti e gioielli provenienti da 70 collezioni pubbliche e private.

Tra le sale dello splendido palazzo storico del centro anche una serie di eventi collaterali e iniziative che puntano all’approfondimento e alla valorizzazione di un patrimonio diffuso che ha subito (e spesso continua ancora a subire) tragiche distruzioni. Un progetto per i cittadini importante anche dal punto di vista dell’offerta turistica, che punta su numerose testimonianze del periodo ancora oggi esistenti.

Il Liberty a Palermo: una stagione irripetibile

La fioritura dello stile Liberty a Palermo rivive con un itinerario a tema che inizia con il completamento nel 1897 dei lavori del grandioso cantiere del Teatro Massimo di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile e si conclude con l’ultimazione nel 1923 della costruzione del Cinema Massimo di Giovan Battista Santangelo (uno di più significativi allievi della “Scuola di Ernesto Basile”), in quella stessa piazza Verdi dove si svolgevano le stagioni operistiche del Teatro Massimo. Ogni stanza del palazzo racconta la storia dei protagonisti dell’Art Nouveau tra le vie del palermitano, un vero progetto corale che promuove la cultura e la bellezza di un passato in parte sacrificato in nome di moderne costruzioni, ma che continua a splendere negli angoli più remoti, regalando peculiarità uniche che il tempo non scalfisce. Nell’epoca celebrata dalla mostra furono tante le residenze sontuose che videro la luce, mentre si moltiplicavano salotti a tema dove la vivace vita culturale palermitana trovava il giusto spazio. Non mancavano gli eventi mondani dove ostentare la propria ricchezza, vera o presunta, o addirittura il proprio talento artistico tra ambienti aristocratici ricercati, in cui trovavano strada anche nuovi scambi commerciali, economici e culturali tra le famiglie più in voga del secolo. Molte erano i nomi in ascesa come quelli dei Florio, degli Ingham, dei Whitaker, degli Woodhouse, degli Jung. The Golde Age è a cura di Cristina Costanzo, di Massimiliano Marafon Pecoraro e di Ettore Sessa.

La mostra è una produzione della Fondazione Sant’Elia, sostenuta dall’Assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana e dalla Città Metropolitana di Palermo, con il patrocinio del Ministero del Turismo, del Ministero della Cultura, dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, del CRicd, della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana ,del Résau Art Nouveau Network, dellOsservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina”, del Conseil de l’Europe, dell’Archivio Ernesto Basile, della casa Museo Raffaele Piraino,  di Villa Igiea, a Rocco Forte Hotel.

“The Golden Age”, l’età dell’oro di Palermo

Alla ricchezza paesaggistica, negli anni ai quali la mostra si riferisce, si unisce anche quella culturale grazie al lavoro congiunto di grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova e regalarle una splendente età dell’oro. Sotto lo sguardo attendo di Ernesto Basile, nasce una scuola che diventa tanto importante da rendere Palermo una delle capitali italiane dello stile Liberty. Il percorso espositivo che occupa tutto il Palazzo Sant’Elia, arricchito anche da video installazioni e materiali video d’epoca, vanta la presenza di arredi di grande pregio e importanza. Tra questi ci sono i mobili della casa studio di Ernesto Basile in via Siracusa, una selezione di abiti e accessori della collezione Piraino e una sezione di gioielli siciliani e disegni di oreficeria, emblematici di un tessuto imprenditoriale, artigianale e artistico di respiro europeo. Protagonista e simbolo della mostra è la “pupa del Capo”, opera a mosaico che raffigura Demetra, dea pagana protettrice dei cicli vitali del raccolto ricreata per l’evento.

Coloro che lavoravano al mercato del Capo erano particolarmente legati alla sua immagine e la sistemarono nell’insegna del panificio Morello, oggi rimossa per il restauro e per una nuova collocazione a Palazzo Ajutamicristo.

Nel piano nobile sono ospitate le  sezioni video dedicate al “sacco di Palermo” ideato con il contributo del CRICD (Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica, audiovisiva); alla Targa Florio con la collaborazione dell’ACI Sport ed il Comune di Termini Imerese; e a Ducrot, realizzato con il contributo della Scuola nazionale di Cinema - Sede di Sicilia, con un estratto del documentario di Sergio Ruffino e Martina Amato. Una sala è dedicata agli arredi di Ernesto Basile ricostruiti con aggiornamento materiale e immateriale dalla azienda Caruso Handmade e altre sale sono invece destinate ai laboratori didattici.

Info utili

La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 20 (ultimo ingresso alle ore 19); la domenica dalle ore 10 alle ore 20 (ultimo ingresso alle ore 19).

Il costo del biglietto di ingresso è di € 13; biglietto ridotto (ragazzi 6/17 anni, over 65, soci FAI, possessori di Artsupp card) € 10; biglietto per le scolaresche € 5.

Per maggiori informazioni www.fondazionesantelia.it.

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