Museum of Dreamers: a Roma i sogni prendono vita, in un percorso onirico ed emozionale

Museum of Dreamers: a Roma i sogni prendono vita, in un percorso onirico ed emozionale
di Francesca Spano'
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Marzo 2024, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 16:30

Sognare è l’arte di credere che ogni desiderio è sempre destinato a realizzarsi e in una società dove tutto gira troppo velocemente, è indispensabile cercare il proprio universo felice, ricordandosi di conservare nel cuore le emozioni più vere e profonde. I bambini sanno che questo è il segreto della vita ed è fondamentale che non lo dimentichi nemmeno chi ha qualche anno in più. Per tenere acceso il messaggio, a Roma, al Pratibus District c’è una mostra immersiva ed emozionale che sta continuando a incantare i visitatori, tanto da essere stata prolungata fino al prossimo 18 maggio. Quella del Museum of Dreamers non è un’esperienza come tutte le altre, è un vero salto nel tempo e nello spazio alla scoperta di un universo fiabesco parallelo dove i colori e gli effetti di luce la fanno da padrone. In 4000 mq di magia, si snoda un percorso onirico tra 21 installazioni immersive arricchite da frasi motivazionali e prospettive bizzarre, perfette per essere immortalate sui social.

Un progetto da record

Il Museum of Dreamers ha già avuto un enorme successo di pubblico a Milano e Madrid e nella Capitale ha confermato quanto sia importante mantenere viva la cultura dei sogni, imparando a staccare la spina e combattendo la corsa agli acquisti e al successo tipica del nostro tempo dove non c’è più un momento per godere di ogni singolo attimo.

Che cos’è il Museum of Dreamers

Il MOD è quasi una casa gigante dove ogni stanza è un viaggio senza confini della mente. Capita, quindi, di ritrovarsi in un intero appartamento sottosopra dove la scritta “Change Perspective”, invita proprio a cambiare il proprio punto di vista nell’osservare le cose. Ancora, in “Do What is Love”, si percorre un tunnel di cuori a ricordare che non bisogna mai smettere di inseguire le proprie passioni, mentre in “The sky is not the limit” ci si può dondolare su un’altalena tra le nuvole. In “Euphoria” ci si ritrova tra giganteschi lampadari di specchi che creano spettacolari giochi di luce, prima di approdare in una vera e propria piscina di palline, attraversare una galleria di fiori rosa o fermarsi davanti al Muro dei Sogni e scrivere su un biglietto il proprio. E non è finita qui: le ideatrici e designer Elena e Giulia Sella, fondatrici di Postology, hanno pensato a moltissime proiezioni, elementi interattivi e luci di grande impatto. Prima di ritornare alla realtà, quindi, si passerà attraverso un mondo di ghiaccio, una sfida in un campo da basket a luci UV e persino in un corridoio di boccioli giganti che si aprono al passaggio, sentendosi un po’ Alice nelle meraviglie in un sogno che finisce troppo presto.

Per qualunque informazione: info@museumofdreamers.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA