L'approvazione in Giunta è il momento decisivo, perché poi mancherà l'approvazione del Consiglio comunale ma, con questa maggioranza, a Venezia con il sì della Giunta è già come se ci fosse anche l'ok definitivo di Ca' Farsetti. È una tappa fondamentale, dunque, soprattutto per due ordini di motivi: ora i berlinesi Sauerbruch Hutton, lo studio di architettura che ha progettato il vicino M9 e che è stato incaricato dalla nuova proprietà dell'edificio di realizzare anche l'hotel, potrà passare dalle idee progettuali al progetto vero e proprio; in secondo luogo si potranno sistemare le questioni finanziarie legate ai fondi che devono rendere possibile l'intera operazione.
IL PASSAGGIO
Inoltre c'è un terzo fattore molto importante legato a quest'opera e allo stesso tempo al Museo M9: la costruzione del nuovo hotel porterà con sè anche il nuovo passaggio pedonale tra via Pascoli e il piazzale Donatori di Sangue (o piazzale Sicilia), il futuro capolinea degli autobus che, nelle menti di chi finanzia e guida l'M9, dovranno portare le scolaresche in visita al Museo e contribuire decisamente a lanciarlo.
Dh (D Hotels), proprietaria anche dell'ex Muve di Mogliano (oggi Double Tree by Hilton Venice) e dell'ex B4 in via don Peron (oggi Four Points by Sheraton Venice), oltre ad aver acquisito l'ex palazzo di Telecom in via Carducci dal fondo Sgr Serenissima (la società veronese specializzata nel promuovere e gestire fondi immobiliari nata nel 2004 su iniziativa del Gruppo Autostrada Brescia Padova Spa oggi A4 Holding), ha quest'estate acquistato pure la palazzina Meucci: una vecchia casa che sta proprio in mezzo al passaggio tra via Meucci e la calle larga a fianco della trattoria Da Gino che porta appunto in piazzale Sicilia.
IL REGALO
E probabilmente non è un caso se l'operazione hotel a 5 stelle è nata ed ha preso forma proprio in quel luogo, dato che il project manager è l'architetto mestrino Plinio Danieli che qualche tempo fa propose l'idea a Serenissima e a Sauerbruch Hutton mettendoli in contatto: per anni fu amministratore delegato di Polymnia dopo aver inventato, assieme a Giuliano Segre ex presidente della Fondazione di Venezia, il Museo del Novecento nei primi anni del Duemila fino a quando nel 2016 venne fatto fuori e sostituito dai nuovi vertici che hanno inaugurato l'M9 il primo dicembre 2018.
Danieli, dunque, ha inventato quello che Confesercenti veneziana definisce il distretto dell'innovazione e dell'attrattività, ovvero il tratto distintivo, insieme alla componente culturale, della rinnovata identità di Mestre. Ed ora, nonostante non gliel'abbiano lasciato finire, pensa ancora ad aiutare quella creatura a crescere: gli architetti berlinesi che hanno creato l'M9 hanno infatti il compito di inserire il nuovo hotel nel complesso di Museo e distretto commerciale dimodoché anche i clienti del futuro 5 stelle potranno diventarne visitatori e farlo conoscere nel mondo.
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