Papa Francesco manda in pensione il cardinale Bertello, al governatorato il fedelissimo Vergez

Papa Francesco manda in pensione il cardinale Bertello, al governatorato il fedelissimo Vergez
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 21:41

Città del Vaticano – Importante cambio ai vertici del Governatorato. Se ne va in pensione il cardinale Giuseppe Bertello, 78 anni compiuti, a suo tempo grande elettore di Papa Francesco. Dal borsino interno sembra che ultimamente i rapporti tra il cardinale e Francesco si fossero parecchio raffreddati. Al suo posto avanza l'attuale segretario del Governatorato, un fedelissimo di Bergoglio, lo spagnolo padre Fernando Vérgez Alzaga, appartenente ai Legionari di Cristo che al prossimo concistoro potrebbe essere fatto cardinale. 76 anni, vescovo titolare di Villamagna di Proconsolare: il Papa lo ha innalzato al rango di arcivescovo. La nomina sarà effettiva dal primo ottobre. Si tratta di un uomo di totale fiducia di Santa Marta, stretto referente del pontefice, anche se questo avanzamento ha finito per sollevare un po' di stupore poiché il Papa ha derogato alla norma che a 75 anni si dovrebbe andare in pensione. 

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Al Governatorato resta ora scoperto l'incarico di segretario fino ad oggi ricoperto da Vergez. Prossimamente il Papa dovrà fare una seconda nomina. Dal tam tam curiale avanza una figura interna, il giurista Giuseppe Alibrandi. 

 

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Il Governatorato è ritenuto un centro di potere molto sensibile poiché da questo organismo (grosso modo paragonabile ad una sorta di super Municipio) dipendono tutti i servizi che fanno funzionare il piccolo stato pontificio, compresa la Gendarmeria, gli uffici tecnici, il tribunale, gli uffici delle telecomunicazioni ma anche l'area commerciale, filatelica, numismatica. Insomma una area nevralgica che in passato è finita al centro di tante inchieste interne, le più scottanti aperte già ai tempi di quando era ai vertici monsignor Viganò, l'arcivescovo ribelle che durante il pontificato di Benedetto XVI puntò il dito su diversi centri di potere. Casi sui quali però è sempre calato il silenzio. 

 

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