Vaticano, la Cattolica promuove una riflessione sul futuro degli atenei cattolici

Vaticano, la Cattolica promuove una riflessione sul futuro degli atenei cattolici
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 18:28

In occasione del centenario della federazione delle università cattoliche e a seguito delle indicazioni di Papa Francesco al settore, l'ateneo fondato da padre Agostino Gemelli ha promosso un convegno per rafforzare il dialogo tra tutte le realtà e per sviluppare le future prospettive scientifiche. 

Dalla storia al futuro: partendo così dalle eredità e dai percorsi dell’ultimo secolo, con lo sguardo rivolto alle nuove prospettive, nella sede dei gesuiti a Roma si è svolto un convegno dal titolo “History, Legacy and Perspectives: the Role of a Network of Catholic Universities in Research Development”. Nel corso dei lavori è affiorata una domanda su tutte: «come riformulare l'idea dei fondatori guardando ai prossimi cento anni della Federazione? E quale ruolo può avere una rete di università cattoliche nello sviluppo della ricerca, considerata la centralità e l’importanza della prospettiva internazionale?»

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Francesco anche recentemente ha ricordato che l’umanesimo di cui sono portatrici questi centri di sapere «si inserisce in modo esplicito nel quadro dei valori cristiani, ed è la cifra di identità degli atenei cattolici – ha commentato il Rettore della Cattolica Franco Anelli – Questa idea di partenza viene specificata esortando le università  a perseguire le azioni educative consapevoli dei fini cui tendono, l’insegnamento universitario come strumento di formazione, piena e completa della persona; a essere coraggiosamente aperte al mondo; a essere promotori di dialogo e di confronto in un contesto che vede insorgere ogni giorno nuove barriere e nuove conflitti».

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Al convegno hanno partecipato nomi di primo piano: Yoshiaki Terumichi (President, Sophia University), Aaron Dominguez(Provost, Catholic University of America), Lilian Ferrer (Vice President for International Affairs, UC Chile), Jan Wouters (Full Professor of International Law, KU Leuven) e Peter Hanenberg (Vice Rector for Research, Universidade Catòlica Portuguesa). 

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«Le categorie con cui interpretare la natura e il destino delle università cattoliche sono due: autonomia e inclusione – ha sottolineato Anelli - L’autonomia riguarda il governo delle diverse regioni della conoscenza umana; la specializzazione dei saperi è un tratto irrinunciabile dell’incremento vertiginoso delle conoscenze umane.

Siamo talvolta atterriti dalla miriade di discipline e sotto-discipline e spaventati (giustamente) dal rischio di frammentazione e incomunicabilità. Ma il variegato panorama dei saperi è incluso in un orizzonte di senso più ampio. Studiare, insegnare, lavorare in una università cattolica significa essere all’interno di un progetto più ampio, che conferisce senso ai nostri ruoli. Soli e isolati possiamo fare poco; forse sopravvivere, in una continua lotta di retroguardia contro potenziali competitor che hanno accesso a capitali astronomici e infrastrutture informatiche eccellenti».

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