La basilica di San Pietro avrà due percorsi, uno per i turisti e l'altro per i pellegrini

La basilica di San Pietro avrà due percorsi, uno per i turisti e l'altro per i pellegrini
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 17:41

Città del Vaticano – Il Giubileo del 2025 si avvicina e la basilica di San Pietro si prepara all'evento rivedendo i percorsi interni consentiti. Per la prima volta ci saranno due aree, da una parte potranno entrare per visitare i turisti dall'altra, invece, i devoti ai quali si vuole garantire il maggior raccoglimento possibile per una messa, una preghiera, per le confessioni. La Basilica di San Pietro, con tutta probabilità dal prossimo anno, si sdoppierà. «In Basilica ogni giorno ci sono almeno 47 mila ingressi - ha spiegato il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, mentre presentava un ciclo di incontri su San Pietro - . Domani avremo l'ultima riunione tecnica per definire
le nuove disposizioni. Entro l'anno si inizierà la sperimentazione».

«L'aspetto turistico - ha osservato ancora Gambetti - ha la prevalenza ma c'è anche una buona fetta di persone che entra in Basilica per  devozione e fede.

Chi entra per pregare e partecipare ad azioni liturgiche avrà un percorso obbligato. Speriamo per il prossimo anno  di mettere il tutto a regime».

L'evento che è stato presentato riguarda quattro incontri per approfondire con un format inedito e originale sulla vita e il ministero dell'apostolo Pietro, nella storia, nelle arti e nella cultura: e' il progetto Lectio Petri, promosso dalla basilica di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli tutti e dal Cortile dei Gentili. 


Il primo appuntamento sara' martedi' 25 ottobre alle 18.30. Protagonista - sotto il titolo "La vita di S.Pietro. La sequela, le lacrime e il martirio" - proprio Ravasi, che proporra' una riflessione e commentera' alcuni dei passi evangelici piu' significativi riguardanti l'apostolo e la sua vocazione. Le letture saranno interpretate dall'attrice Alba Rohrwacher, l'introduzione e le conclusioni sono affidate a Gambetti. Ad arricchire l'evento, anche un quartetto d'archi. «Pietro e' una figura affascinante e complessa, narrata cosi'anche nei Vangeli, con le sue debolezze e le sue fragilita'. La
sua storia e' costellata di momenti diversi, potremmo definirle quasi delle 'fasi', le stesse che potrebbe attraversare un fedele ai giorni nostri: la vocazione, la crisi - sfociata nel tradimento - e poi la conversione e la riabilitazione finale. E' un personaggio in un certo senso moderno, che merita di essere approfondito», ha commentato Ravasi.

«E' stato un mediatore tra le Chiese giudeo-cristiane e quelle pagane e, secondo l'apostolo Paolo, e' stato il primo testimone ufficiale della risurrezione di Cristo, ma il suo impatto non riguarda solo la fede e la tradizione cattolica. Questa iniziativa - la Lectio Petri - e' particolarmente significativa proprio per questo: ogni incontro contribuira' ad offrire un aspetto, un profilo differente dell'apostolo Pietro, nella teologia, nelle arti, nella storia e nella cultura».

Martedi' 22 novembre dialogheranno tra loro un teologo cattolico, uno protestante e uno ortodosso, sul tema il Primato di Pietro e sotto il titolo "Su questa pietra edifichero' la mia Chiesa". "rendere ragione della speranza che e' in noi" e' l'appuntamento di martedi' 17 gennaio 2023, ancora con Ravasi che approfondira' la figura del santo nella storia e nella cultura. Concludera' l'incontro Giuliano Amato, presidente della Fondazione Cortile dei Gentili, con una riflessione sul rapporto tra fede e societa'. L'ultima Lectio Petri, "Quo vadis", e' previsto per il 7 marzo prossimo e analizzera' la figura di Pietro nelle arti, nella letteratura e nella musica.

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