Israele: Il pasticcio della strana missione per Gaza che il Vicariato di Roma ha dovuto stoppare in extremis perché vicina ad Hamas

Il cardinale De Donatis ignaro della situazione

Israele: Il pasticcio della strana missione a Gaza (vicina ad Hamas) che il Vicariato di Roma ha dovuto stoppare in extremis
di Franca Giansoldati
4 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Febbraio 2024, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 18:10

Il Vicariato di Roma è dovuto correre ai ripari velocemente, prendendo le distanze da una iniziativa pro-Palestina ma considerata assai vicina ad Hamas: doveva essere ospitata nei giorni scorsi nella parrocchia di San Lorenzo in Lucina, una delle chiese più centrali della città. L'iniziativa ha preso forma all'insaputa anche del parroco che si era limitato solo a dare in uso i locali senza indagare troppo e soprattutto senza immaginare che tra gli organizzatori vi fossero personaggi ben conosciuti alle cronache, alla sicurezza, alla Comunità ebraica e in passato oggetto persino di una interrogazione parlamentare. Il cardinale Angelo De Donatis ignaro di questi retroscena, quando è stato avvertito della mala parata, ha preso immediatamente le distanze diramando ieri un comunicato:«Non è giunta al Vicariato alcuna richiesta, né di merito né di contenuto, né alcuna comunicazione riguardo a questo evento, pertanto non è stato rilasciato alcun nulla osta dagli Uffici competenti. Si è trattato di una iniziativa privata che non coinvolge assolutamente la Chiesa di Roma».

Casini: «Netanyahu non è Israele, i suoi errori aiutano Hamas. In Russia tornati i lager»

Ufficialmente si trattava di un convoglio di aiuti materiali diretti a Gaza: una nuova missione dell'associazione pro-pal guidata da Mohammad Hannoun fondatore dell’"Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese", da tempo accusata apertamente da Israele di finanziare Hamas.

Lui stesso, dopo il 7 ottobre, ha sollevato diverse polemiche per aver pronunciato frasi offensive. Hannoun, infatti, non solo non ha mai condannato le atrocità antisemite commesse nei kibbutz israeliani dai terroristi, ma le ha addirittura ridimensionate: «Quando hanno ucciso quaranta bambini? Fatemi vedere un solo bambino. Gli uomini di Hamas hanno decapitato le teste di quaranta bambini? Poveri, poverini questi bambini… Questi terroristi hanno violentato le donne? Ma chi l’ha detto? Avete delle prove?».

Meloni-Schlein, cosa c'è dietro la nuova intesa? Dal nodo guerra in Medio Oriente all'isolamento di Conte

Mohamad Hannoun ha comunque chiarito all'Ansa di non essere collegato né ad Hamas né a nessuno, ma di essere solo una associazione benefica e umanitaria «al cento per cento». Nelle settimane scorse si era congratulato con Ghali per quello che aveva detto durante il Festival di Sanremo. «Applaudiamo Ghali per la sua posizione a favore dei palestinesi e per le sue parole chiare contro lo sterminio ». La stessa associazione aveva poi conferito al rapper un premio consegnandogli un frammento del restauro della moschea di Gerusalemme. 

Antisemitismo, nasce un network di professori universitari per combattere il fenomeno in Europa

L'anno scorso la senatrice di Fratelli d'Italia, Ester Mieli aveva denunciato allarmata notizie di finanziamenti diretti ad Hamas da parte dell'Associazione benefica di solidarietà fondata da Hannoun. Una vicenda complessa e opaca perche' Hamas e' considerata una organizzazione terroristica dall'Unione europea, di conseguenza chi finanzia «Hamas finanzia dei terroristi» Mieli si meravigliava poi di come Hannoun fosse anche stato in passato ricevuto alla Camera dei Deputati dall'ex presidente della Camera, Laura Boldrini.

Alla iniziativa parrocchiale a San Lorenzo in Lucina, ora stoppata, avrebbero partecipato in qualità di relatori anche Alfredo Maiolese, ambasciatore dell’IPSP e monsignor Tommaso Stenico, definito diplomatico dell’IPSP, un acronimo che sta per International parlament for safety and peace, un'organizzazione privata con sede in Italia, la cui intenzione dichiarata è la promozione della sicurezza e della pace. Il suo fondatore ora scomparso, era nativo di Palermo, Vittorio Maria Busa (1941-2013), e spesso si faceva chiamare anche Viktor Ivan Busà. La cronache raccontano che rivendicò persino i titoli di metropolita e di arcivescovo di Białystok, di presidente della Repubblica di Danzica e della Repubblica Democratica di Bielorussia, e Gran Khan di Tartaria e Mongolia.

Monsignor Stenico, invece, è stato per anni un dirigente della Congregazione del Clero, ha partecipato alla stesura di vari documenti sul clero fino a quando non è caduto in disgrazia perchè, oltre dieci anni fa, ha partecipato ad una trasmissione televisiva dove fingendosi prete gay voleva fare emergere l'esistenza in curia della lobby degli omosessuali, cosa che, successivamente anche Papa Francesco ha confermato. Stenico è stato anche psicoterapeuta, regolarmente iscritto all'albo degli psicologi. Disse di aver avuto in cura diversi sacerdoti omosessuali. Ora spunta come diplomatico di questa associazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA