Papa Francesco, il Nobel Parisi presenta la Laudate Deum sul clima: nel 2008 si scagliò contro Benedetto XVI a difesa della laicità

Per la prima volta la presentazione di un documento papale tanto importante non ha contemplato domande dalla stampa ma solo interventi dei relatori

la conferenza stampa di stamattina per la presentazione della Laudate Deum, al tavolo dei relatori il prof. Parisi
di Franca Giansoldati
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 14:23

 «Ci sono persone che cercano di nascondere gli effetti del cambiamento climatico anche se ormai sono davanti agli occhi di tutti. Penso che un punto fondamentale della Laudate Deum di Papa Francesco riguardi il fatto che bisogna porre termine al negazionismo, alla presa in giro della questione ambientale che viene ridicolizzata per interessi economici». Chi avrebbe mai detto che il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica, quindici anni dopo aver impedito all'allora Papa Benedetto XVI di intervenire alla Sapienza in difesa della laicità delle istituzioni pubbliche, si sarebbe trovato nel cuore del Vaticano per illustrare ai giornalisti l'ultimo documento di Papa Francesco dedicato alla continuazione dell'enciclica sociale Laudato Si. Accanto a lui, nei giardini vaticano, c'erano diversi attivisti tedeschi, indiani, lo scrittore Jonathan Safran Foer mentre Carlo Petrini di Slow Food è intervenuto in video collegamento.

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Parisi è stato il primo ad intervenire e ha iniziato a parlare del negazionismo, male endemico e diffuso che sta facendo perdere  tempo ad una visione unitaria politica del problema.

Parisi ha affermato che i negazionisti insistono sul fatto che d'inverno si vedono pesanti ondate di freddo e forti nevicate. «Ma anche le nevicate sono l'effetto del riscaldamento globale, e sembra un paradosso ma è la spiegazione scientifica semplice. I poli si riscaldano sempre più e le grandi masse d'aria fredda si spostano, esattamente come si muovono al contrario le masse di aria calda dall'equatore«. La morale è che i «grandi eventi estremi si sono amplificati». 

Viene fatto presente da Parisi che “spesso le persone più deboli nella società o nei paesi poveri soffrono degli effetti del cambiamento climatico. Una questione che vediamo tutti, anche in Italia. Questa è stata una estate particolarmente calda durante la quale chi poteva permettersi l'aria condizionata stava relativamente bene ma chi non poteva permettersela soffriva. Io non ho ancora visto le statistiche ma penso che ci siano stati morti causate da questa ondata di caldo, perché le persone anziane e deboli durante le ondate di caldo hanno grosse difficoltà” ha aggiunto Parisi. 

La Lettera Apostolica del Papa che sono decenni che la scienza ha avvertito che stiamo raggiungendo un punto di non ritorno. «Di fatto c'è bisogno di fare qualcosa. Bloccare il cambiamento climatico richiede uno sforzo mostruoso da parte di tutti, ha costi colossali non solo finanziari ma sociali con effetti che incidono sulle nostre esistenze. Il Papa – ha aggiunto - sottolinea bene che in qualche modo bisogna procedere in maniera equa e solidale e la decenza richiede che i paesi che incidono nelle risorse del pianeta facciano sforzi maggiori» ha continuato il Premio Nobel per la Fisica, ricordando come nel documento papale gli Usa abbiano parecchie responsabilità con emissioni pro capite altissime, il doppio di quelle di un abitante della Cina. «E' necessario un cambiamento diffuso dei cambiamenti di vita, possibilmente riducendo gli sprechi».

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La presentazione del documento papale green è proseguita con gli altri interventi in calendario, tra cui l'indiana Vandana Shiva, ma per la prima volta di una presentazione di un testo papale tanto importante sono state escluse le domande della stampa. I discorsi degli ospiti - sempre introdotti dal direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni – si sono così conclusi senza che venisse ammessa alcuna domanda ai relatori. Probabilmente per evitare che venissero sollevate questioni ritenute dal Vaticano scomode, a proposito di diversi passaggi della Laudate Deum. Per esempio il riferimento agli Stati Uniti e alla Cina, oppure quello sulla transizione economica che se ben gestita non comporterà il taglio di tanti posti di lavoro. Oppure ancora domane per evitare di mettere in imbarazzo il professor Parisi sul perchè nel 2008 si fece promotore di quel violentissimo documento contro il Papa, al punto da fare cancellare al pontefice di allora una visita accademica già programmata. 

Dopo il Sinodo imbavagliato ora anche la presentazione del documento del Papa sul clima reso noto ieri: le domande della stampa non sono state contemplate.

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