PERUGIA - Frattura al collo. Con l'impatto talmente violento da non averle lasciato scampo.
È morta così Priscilla Brugnami, la bimba di 5 anni vittima dello scontro frontale tra due auto avvenuto lunedì pomeriggio lungo la provinciale tra Migiana e Capocavallo. Una morte per cui sono indagati con l'accusa di omicidio stradale la mamma Giovanna Di Grazia e il ventenne alla guida dell'altra vettura. Un atto dovuto per consentir loro di nominare i consulenti di parte che ieri, infatti, hanno partecipato all'autopsia eseguita in ospedale dal medico legale Sergio Scalise Pantuso. L'esperto, nominato dal sostituto procuratore Tullio Cicoria, adesso ha cinquanta giorni per consegnare la sua relazione, per spiegare come sia avvenuto il decesso di un piccolo angelo biondo.
Dalle prime informazioni, comunque, si parla appunto di una frattura al collo dovuta alla violenza dell'impatto. Tutte le eventuali responsabilità saranno poi definite in base anche ai risultati delle indagini, dopo il sequestro delle due vetture e gli accertamenti sui cellulari dei guidatori, con la mancanza di segni di frenata – accertata dalla polizia municipale di Corciano - che intanto testimonia proprio come le due auto si siano scontrate senza che neanche ci sia stato modo di evitarsi o rallentare la corsa. Con i due musi della Panda della Di Grazia e la Skoda del giovane – finito in ospedale insieme a un'amica 17enne con ferite per fortuna non gravi – praticamente inesistenti dopo lo scontro.
E Priscilla è rimasta immobile sul suo seggiolino, posizionato sul sedile davanti. È stata adagiata fuori dall'auto, mentre la mamma urlava solo il suo nome. È stato tentato, anche all'arrivo immediato dei medici del 118, di salvarle la vita, ma la piccola è morta così, sull'asfalto, davanti alle lacrime dei soccorritori e la voce rotta dal pianto del vigile del fuoco arrivato per primo sul luogo del dramma.