Va a lavorare e trova il negozio murato
come nel Marchese del Grillo

Va a lavorare e trova il negozio murato come nel Marchese del Grillo
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Lunedì 12 Maggio 2014, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 18:49
UMBERTIDE - Meno male che qualcuno ancora vive il calcio come occasione di divertimento e di qualche sano sfott.

Anche se nella circostanza non mancherebbe una venatura polemica nel comportamento di coloro che hanno murato l’ingresso della barbieria di Sergio Rosignoli, personaggio conosciutissimo a Umbertide non solo per la propria attività. Dalle scritte lasciate sul posto si risale alle motivazioni dello scherzo che, lunedì mattina, tradizionale giornata di chiusura, avrebbe impedito al barbiere di piazza Mazzini di compiere un atto di gentilezza e disponibilità nei confronti di un personaggio molto influente da queste parti, in partenza per la capitale. Almeno questo mormorano i maligni. Quella che è certa, invece, è la matrice sportiva della vicenda. Sergio Rosignoli da questa stagione non è più dirigente del Monte Acuto, formazione che lotta con le unghie e con i denti per mantenere un posto nel girone A di Seconda Categoria. Ma per motivi ai più (non a tutti) sconosciuti il nostro, domenica pomeriggio, si è materializzato sulle tribune del campo di Calzolaro, dove i neroverdi del presidente Volpi per il secondo anno consecutivo si giocavano la salvezza ai play out. Rigurgito di passione o qualcosa d’altro? Le cronache raccontano i gol di Bucarini e Mordì per la formazione umbertidese, il temporaneo pareggio di Splendorini per i locali. Intuibile la gioia esplosa nello spogliatoio del Monte Acuto che ha compiuto un altro mezzo miracolo, non retrocedendo. Ma tra brindisi e gavettoni qualcuno avrebbe maturato e concretizzato l’idea della “zingarata”. Così, in piena notte, una squadra di muratori dilettanti in men che non si dica ha sbarrato la barbieria Rosignoli tirando su una parete di laterizi e cemento. Poi ha dato un tocco di verde con una piantina e un mazzetto di rose rosse. Da ultimo, per evitare equivoci, ha firmato il lavoro: Forza Monte Acuto. Mentre ha appeso il cartello dell’“impresa” impegnata nell’opera, Edilizia Calzolaro, al cavalletto di un segnale stradale, tra secchi di calcinacci da smaltire e qualche bottiglia vuota. Quando l’artigiano è arrivato per aprire bottega, in faccia alla Collegiata ed alla Rocca, quasi non credeva ai propri occhi. E, stando alle voci che sono cominciate subito a circolare, l’avrebbe presa molto male. Non solo per questo la moglie del presidente del Monte Acuto si è immediatamente attivata ed ha rimesso a posto ogni cosa, aiutata ad un parente. Ogni bello scherzo dura poco, recita il proverbio.

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