Ecco l'ultimo passo dell'inchiesta sugli incidenti post Bastia-Foligno che hanno mandato in rianimazione Massimiliano, 47 anni, tifoso biancazzurro. Digos e polizia del commissariato di Assisi hanno messo nero su bianco l'informativa al pm Gemma Miliani. L'informativa contiene una ricostruzione di quanto è successo sul piazzale di fronte allo stadio: dal sasso lanciato, allo scontro a colpi di bastone e cinghiate tra le due tifoserie coperto anche da un lancio di fumogeno.Dentro al fascicolo ci sono nomi e cognomi di chi, secondo la polizia, ha avuto un ruolo nella sfida tra gli ultrà. È stato anche individuato chi ha ridotto in fin di vita il tifoso del Foligno (è per l'ultrà del Bastia l'ipotesi di reato è quella di lesioni gravissime). Tra le ipotesi di reato contestate a chi diventa automaticamente indagato, ci sono anche la rissa aggravata e violazione delle normative sugli stadi. A questo proposito è stato denunciato un tifoso del Foligno che è stato immortalato durante la partita con una torcia in mano. Cioè un artifizio pirotecnico vietato negli stadi.L'informativa è ricca di immagini e fotografie e anche di testimonianze di chi ha visto cosa è successo su piazzale Bakunin, dove Massimiliano è stato colpito e gli ultrà si sono scontrati. Accertamenti, naturalmente, anche su chi è rimasto ferito dal lancio della pietra. Ed è logico che nell'informativa ci sia anche il nome del tifoso del Foligno arrestato (e ora con obbligo di dimora) perché nei video dei tafferugli è stato visto con un tubo in mano. Sono sei, secondo le indiscrezioni, i tifosi del Bastia coinvolti nella vicenda. C'è chi ha lanciato il sasso e chi ha partecipato agli scontri. Ma l'indagine non è finita. Perché anche i carabinieri della Compagnia di Assisi (in particolare la stazione di Bastia) comandata dal maggiore Marco Sivori, stanno lavorando ad altre immagini, girate anche in maniera amatoriale, domenica pomeriggio dopo il derby. E da quelle immagini potrebbero arrivare altre segnalazioni alla magistratura, altri indagati e altri tifosi da sottoporre al Daspo, la misura che vieta ai violenti l'acceso agli stadi. Misura che sarà la conclusione per tutti quelli che sono stati coinvolti, da una parte o dall'altra, negli scontri del dopo derby.
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