Treofan Terni: un nuovo rinvio della trattativa. Lavoratori estenuati

Picchetto Treofan Terni
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 19:22
Ancora una fumata nera dopo la riunione di ieri pomeriggio in teleconferenza per la Treofan Terni con Confindustria, sindacati territoriali e nazionali e l’azienda. Non una parola sul futuro della fabbrica, nessuna strategia spiegata al punto che, dopo un bel parlare, tutto è stato rinviato di una settimana, all’8 ottobre. In sostanza l’azienda tende a procrastinare la situazione attuale, di cassa covid e di produzione quasi assente sino alla fine dell’anno, che è il tempo più lontano possibile. Di più, si è anche impegnata a stornare verso lo stabilimento di Terni produzioni marginali che non cambiano in alcun modo la prospettiva futura. Ma questo è il piatto dove discutere: alla riunione non c’era nemmeno l’amministratore delegato Manfred Kaufman e quindi quando al suo sostituto è stata fatta la domanda delle cento pistole, su quello che accadrà dopo la fine dell’anno, la risposta è stata “non posso decidere ed aggiorniamo”. C’è anche, va detto, un fumoso impegno, di incontrare la Regione Umbria entro il 31 ottobre, “salvo eventuali restrizioni agli spostamenti, per approfondire eventuali opportunità direttamente collegate con i piani di sviluppo regionale  connessi con il Polo industriale di Terni e con l’area di crisi complessa”. Non va disconosciuto nemmeno che l’azienda si è impegnata, ma è la quinta volta che lo fa, di spostare a Terni tutto il macchinario giacente a Battipaglia “per la riattivazione dei pluff silos”. Ed anche di rimuovere la massima quantità possibile di materiali di risulta le balle, giacenti e scarti presenti nel magazzino di Terni, anche per una questione di sicurezza della fabbrica. Ed alla fine per mandare avanti le linee al minimo, l’azienda ha anche concordato di inviare a Terni ottocento tonnellate di prodotti vari. Ma alla riunione i rappresenti di Treofan hanno anche evidenziato “lo scenario critico riguardante sia l’Italia che l’estero”, perchè anche la fabbrica più importante del gruppo Treofan, quella di Brindisi, non vive momenti esaltanti, insomma la crisi c’è eccome. I denigratori del management sostengono che le fabbriche concorrenti lavorano a pieno regime, con quanto viene lasciato indietro dalla Treofa. Così si è apparecchiata un’altra settimana di passione per i circa centocinquanta lavoratori ternani
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