Terni, mobilitazione
dei lavoratori della Novelli

I lavoratori della Novelli davanti allo stabilimento di Terni
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Giovedì 24 Novembre 2016, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:20

Presidio dei lavoratori del gruppo Novelli, questa mattina, davanti alla sede amministrativa di Terni, in segno di protesta contro la mancata firma per la cessione dell'azienda, da quattro anni in amministrazione straordinaria, che era in programma ieri davanti ad un notaio romano. Presenti al sit-in anche i sindaci di Terni e Amelia, Leopoldo Di Girolamo e Laura Pernazza, e il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli. «Le ultime vicende ci lasciano perplessi e indignati - ha detto Simone Dezi, segretario locale della Fai Cisl -, perché ad un passo dalla soluzione che poteva salvare la continuità dell'azienda e i posti di lavoro di 500 persone ci sono ancora soggetti che mettono i bastoni tra le ruote. Vogliamo chiarezze e prospettive». Durante il presidio, i lavoratori hanno avuto un colloquio con Alessandro Musaio, presidente del cda dell'azienda, che ha confermato che ieri davanti al notaio si sono presentati sia i rappresentanti dello stesso cda che dell'azienda acquirente, ma non la famiglia Novelli, che mantiene ancora un quota di minoranza della società.
 

 

I sindacati hanno chiesto quindi che i rappresentanti della famiglia vengano convocati nell'incontro in prefettura già in programma in tarda mattinata. «Chiediamo al prefetto di intervenire per richiamare la famiglia al senso di responsabilità» ha spiegato Paolo Sciaboletta, segretario della Flai Cgil. «Pensiamo - ha aggiunto - che la soluzione trovata sia ottimale perché i potenziali acquirenti avrebbero coperto gli ingenti debiti dell'azienda». Questi ultimi ammontano a circa 120 milioni di euro. «L'obiettivo fondamentale - ha commentato Paparelli - è di salvaguardare l'occupazione e di attrarre possibili investimenti da parte degli acquirenti. L'offerta che ci è stata presentata al ministero dello Sviluppo economico è la migliore possibile, in quanto garantisce l'unità del gruppo. Invitiamo quindi tutti al senso di responsabilità». Il presidio - hanno annunciato i rappresentanti sindacali - proseguirà fino a che non ci saranno chiarimenti da parte della famiglia Novelli.

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