Aveva sognato questo giorno dopo 36 anni di lavoro come autista di pulmino. Il poliedrico Sandro Piccinini di Marmore lascia il suo scuolabus al deposito per l'ultima volta. Quelle curve che da Terni conducono fino a Piediluco non saranno più un incubo, in particolare, nei mesi invernali. Le soste per far scendere i “suoi bambini” erano anche l'occasione per fare una chiacchierata con i genitori, parlare dei problemi, denunciare ininterrottamente le carenze di questo o quel posto. Adesso tutto questo diventerà un lavoro più leggero, avendo il tempo per farlo e per impegnarsi ancora di più. Per tutti, in particolare per gli abitanti di Marmore, Papigno, Piediluco e Miranda rappresenta un punto di riferimento, essendo stato presidente della settimana circoscrizione “Velino”. Non gli hanno fatto mancare i voti per eleggerlo a consigliere comunale di maggioranza prima e di minoranza poi.
Una persona, Sandro, che tuttora è presente sul campo, caparbio, incalzante in tante occasioni, in particolare nella lunga “battaglia” per non far transitare all’interno del paese della Cascata il traffico pesante.
Con molto amarezza ma senza rimpianti lascia, si fa per dire, perché continuerà ad interessarsi dei problemi della gente come segretario del Pd di Marmore. « Il mio scuolabus è arrivato al deposito. Io mi fermo qui- afferma Sandro- Buona continuazione ai miei "ragazzi " e alle mie" ragazze "della scuola media della Marconi, quelli di i ieri e quelli che verranno . Ho fatto il rifornimento al pulmino per l'ultima volta e fatto scendere l’ultimo alunno- continua - con la voce strozzata dall’emozione». Quella di ieri è stata una giornata lunga e indimenticabile. «Ripenso a coloro che ho trasportato in questo ultimo giorno e mentre riavvolgo il film di questo tempo rivedo i loro volti ne scopro altri, tantissimi, decine e decine che ho trasportato da casa a scuola e viceversa in questi quasi 36 anni di lavoro». «Spero di essere stato un buon "autista" (rivolto ai ragazzi) – conclude- per voi tutti ed anche un piccolo punto di riferimento per le vostre famiglie. Vi auguro dal profondo del cuore un futuro pieno di soddisfazioni e con tanta salute». Un pensiero, infine, ai colleghi di lavoro «ringrazio per avermi sopportato e anche supportato nei momenti più difficili per la nostra cooperativa. Non siate spettatori ma protagonisti di un lavoro bello, importante, e insostituibile come quello dell’ autista . Mi mancherete ne sono certo, ma sarò sempre disponibile a dare una mano ancora, però, solo in caso di emergenza. Scendo l'ultima volta la pedana del pulmino, con me, inevitabile, anche qualche lacrima.
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