Terni, madre e figlio nei guai per una lite a coltellate in viale Brin e la gente è esasperata: «Emergenza sicurezza».

Terni, madre e figlio nei guai per una lite a coltellate in viale Brin e la gente è esasperata: «Emergenza sicurezza».
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 11:10

TERNI -  Si sono dati appuntamento in viale Brin.

Il romeno di 39 anni, titolare di una ditta edile, aspetta l’arrivo del 28enne albanese che ha tenuto in prova per dargli i soldi ma l’incontro finisce nel sangue.

Il 39enne quella sera viene aggredito alle spalle dal giovane che l’ha colpito con un coltello in varie parti del corpo mandandolo in ospedale.

Nel parapiglia entra in scena anche la madre del 28enne, che ha 53 anni e che approfitta della situazione per rubare nell’auto del romeno parcheggiata a poca distanza il portafogli con dentro 220 euro in contanti, carte di credito e documenti.

Le delicate indagini portate avanti dalla squadra mobile si chiudono con la denuncia d’ufficio di madre e figlio per rapina in concorso e lesioni aggravate.  Nei confronti del 28enne, irregolare in Italia, viene anche emesso un decreto di espulsione.

La violenza lungo viale Brin è esplosa il 9 ottobre.

Sono le otto e mezza di sera e chi si trova lì assiste all’aggressione in mezzo alla strada. Uno dei due ha in mano un coltello con cui ferisce l’altro, che inizia a sanguinare.

I presenti chiamano il 112 e sul posto in pochi minuti arriva una pattuglia della Volante. A terra c’è solo il 39enne romeno, con varie ferite da arma da taglio.

L’aggressore invece, come da copione, è sparito nel nulla.

I poliziotti chiamano il 118 e soccorrono la vittima che viene portata al pronto soccorso.

Agli investigatori dà le indicazioni sul suo aggressore, racconta pure di aver visto la madre del giovane albanese che, durante l’aggressione, gli ha rubato il portafogli che era nell’auto parcheggiata accanto al marciapiede.

I poliziotti della Volante mettono insieme le prime testimonianze di alcuni passanti e sarà uno di loro a riportare il portafogli che ha trovato per strada. Dentro i documenti del romeno ma il denaro è sparito.

Il 39enne in ospedale viene sentito dalla polizia. Dice di conoscere il suo aggressore perché lo ha tenuto a lavorare in prova. Si affretta a precisare di non voler formalizzare la denuncia contro madre e figlio.

La vittima, che ha riportato diverse ferite per le coltellate,   giudicate guaribili in quindici giorni, conferma di essere stato aggredito alle spalle mentre aspettava il 28enne per pagargli la prestazione di lavoro.

Durante l’indagine lampo della Mobile sia la vittima che un testimone riconoscono, in un album fotografico, l’aggressore, che sarà espulso perché irregolare,  e sua madre. Entrambi denunciati per rapina e lesioni.

Da quella sera viale Brin è stata teatro di altre liti a suon di coltellate e bottigliate e di una rapina al bar da parte di un ragazzino armato con un martello che ha portato via 500 euro.

La gente è esasperata e invoca provvedimenti: «C’è un problema sicurezza che va affrontato subito. Non possiamo aspettare che ci scappi il morto».

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