Realtà inaccettabile. Per Liberati, “si tratta di una realtà inaccettabile e vergognosa che colpisce i lavoratori Thyssen anzitutto e, poi, i residenti di interi quartieri, da Prisciano-Borgo Bovio al centro storico di Terni.
Chiunque può constatare on line come, nell'agosto 2018, il tenore di cromo registrato a terra a Prisciano sia stato il più elevato degli ultimi cinque anni. Ma la cromatura e la nichelatura della città, con l'esposizione involontaria dei residenti a questi fenomeni, prosegue fortemente anche nel nucleo urbano più antico, ben più inquinato di quel quartiere Le Grazie che, anni fa, pareva essere il misterioso epicentro dell'ammorbamento di Terni”. “Per questi motivi – scrive ancora il capogruppo pentastellato -, sin dal 2015 il M5S in Regione ha ripetutamente chiesto per la Thyssen una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, ferma al 2005, ben prima che venisse scoperto il cromo esavalente sotto le discariche di Pentima e Valle. Abbiamo caldeggiato inoltre – ricorda -, con specifiche interrogazioni, l'adozione delle più severe misure previste dalla legge”. “Siamo dunque dinanzi a fatti sempre più gravi e traumatici – conclude Liberati - che smentiscono la vecchia politica e i suoi clientes: l'omertà di sempre è agli sgoccioli e la rottura della storia stavolta pare prossima anche per la Thyssen a Terni”.
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