Terni, l'appello di un edicolante: «Togliere l'Imu e la Tosap alle edicole: permetteteci di sopravvivere»

Terni, l'appello di un edicolante: «Togliere l'Imu e la Tosap alle edicole: permetteteci di sopravvivere»
di Aurora Provantini
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Lunedì 14 Marzo 2022, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 23:16


“Dateci la possibilità di sopravvivere. Per il ruolo primaio che ancora oggi le edicole hanno nella diffusione dell’ informazione”. Per Massimo Ciarulli, con il chiosco in viale della Stazione: “La loro vocazione deve essere mantenuta”. “Generazioni intere si sono formate leggendo quotidiani, settimanali, mensili e fumetti. I tempi sono cambiati, è vero, ma il 70 per cento della diffusine della stampa avviene grazie a noi. Per questo il Governo cittadino dovrebbe sostenerci, anziché favorire la nostra trasformazione in qualcosa di diverso”. Diventare hub proprio no: “La consegna di pacchi ordinati online, quando è stata la vendita online una delle prime cause di crisi della stampa, non è pensabile. La crescita esponenziale di questo servizio ha incoraggiato le cartiere a riconvertire i propri stabilimenti da produzione di carta per i giornali a produzione di cartone per imballaggi”.

“Propongo pertanto alla amministrazione comunale di alleggerire un carico tributario troppo pesante in termini di doppia imposizione di canone di occupazione di suolo pubblico e Imu.

Se è soggetto all’Imu, un chiosco, è considerato un immobile – argomenta Ciarulli - ma la recente chiusura e rimozione dell’edicola di Via Fossacieca all’angolo con Corso Tacito, dimostra che è un manufatto che si può spostare e non un fabbricato da demolire. Quando anni fa venne introdotta l’Imu tentammo di farlo capire agli amministratori, ma non venimmo ascoltati. Ora potrebbero essere maturi i tempi per un ripensamento. Bar e ristoranti chiedono di prorogare le esenzioni dei tributi per le occupazioni di suolo pubblico. Le edicole, e anche le librerie, potrebbero godere, parimenti, di uno spazio esterno free-tax, circoscritto, per esporre riviste e materiale editoriale. Misure di offerta per la collettività e di opportunità per le attività”. “Anche la nuova tariffa Taric ci assegna d’ufficio una percentuale minima di conferimento di rifiuto indifferenziato che noi non produciamo. Per concludere - spiega Ciarulli - spazi di manovra per rilanciare questo settore ci sarebbero. Basterebbe attivarli. Ringrazio Paolo Cicchini, consigliere di maggioranza, quando dice che soffre ogni volta che una edicola chiude. Ma temo che se non interverranno alleggerimenti tributari, si assisterà ad una lenta, inesorabile, devastante emorragia di edicole di giornali”. E cita Fabrizio De Andrè, per concludere: “C’è chi lo vide piangere un torrente di vocali, vedendo esplodere un chiosco di giornali”.

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