Nel ripercorrere le attività della Sezione, Giammarco Urbani ha ringraziato i componenti del Consiglio Direttivo uscente e la struttura tecnica di Confindustria Umbria: «Il lavoro svolto dalla Sezione in questi anni - ha sottolineato Urbani – ha cercato di guardare al futuro. I tre grandi progetti a cui ci siamo dedicati, area di crisi complessa, Urban Re-Generation e Polo chimico, hanno come filo conduttore proprio quello di prepararci al domani. La sostenibilità ambientale,energetica, sociale ed economica è stata prescelta come paradigma per lo sviluppo del nostro territorio. Ma se non è difficile immaginare che le parole chiave per il futuro siano sostenibilità, innovazione, digitale e cultura, non è altrettanto semplice costruire su di esse l’inversione di tendenza dell’economia locale. Nonostante la situazione complessiva sia difficile, esiste un arcipelago di eccellenze industriali, cluster produttivi, gruppi di ricerca scientifica, espressioni culturali e centri tecnologici chesono il perno su cui far leva per invertire la rotta. La rivoluzione digitale, in tal senso, può essere un alleato importante. Siamo in un momento in cui si assumeranno scelte decisive per il futuro. In questi anni abbiamo interpretato il nostro ruolo come tessitori dell’ecosistema, in una logica non autoreferenziale, ma con grande apertura al contesto esterno». Alla parte pubblica dell’assemblea sono intervenuti il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni e il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella. «L’economia è fatta dalle imprese, dagli imprenditori, dai manager - ha detto Alunni - A Terni abbiamo un ecosistema unico, dobbiamo esserne consapevoli e orgogliosi. Viviamo un momento complicato, sia dal punto di vista sanitario che per l’economia, colpita in modo forte dalla pandemia. Ma questo è anche un momento di grandi opportunità, avremo tra poco risorse importanti». O
«Con l’area di crisi complessa – ha osservato il Sottosegretario Manzella – alcuni progetti hanno già cominciato a produrre i loro effetti. Dobbiamo guardare avanti, in particolare alle risorse del Next Generation EU, che hanno proprio come riferimento sostenibilità e tecnologia. Questo territorio ha da un lato unatradizione industriale, dall’altro un legame con università ed economia circolare. Dobbiamo creare una rete e scommettere su un progetto per l’Umbria perché tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità sono anche le parole d’ordine dell’Europa».
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