Terni, "Chiedete aiuto": l'appello di Veronica
imprenditrice che tentò il suicidio per la crisi

Terni, "Chiedete aiuto": l'appello di Veronica imprenditrice che tentò il suicidio per la crisi
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 22 Gennaio 2014, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 15:28
AMELIA - “Chiedete aiuto, non fate come ho fatto io. Per fortuna da questa brutta storia sono uscita viva e oggi so che desideravo solo questo, che non volevo morire”. Veronica è ricoverata a Trevi, dove sta affrontando un lungo e delicato percorso di riabilitazione. Quarant’anni, amerina, imprenditrice nel settore dei viaggi, Veronica Cucco è sopravvissuta a un tentativo di suicidio che le ha lasciato conseguenze pesantissime e una serie di interventi alle mani e al volto da affrontare per tornare ad una vita normale.



E’ una donna forte e determinata quella che lo scorso 11 ottobre, a Petrignano di Assisi, presa dallo sconforto per una crisi che le sembrava senza uscita, si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco.



“Prima giudicavo male chi lo faceva - dice Veronica - pensavo che una soluzione si trova sempre, poi anche io mi sono trovata nella stessa situazione. Ti trovi ad avere a che fare con problemi troppo grandi causati da una crisi profonda del paese. In due anni ho perso i risparmi di una vita perché vendevo beni di lusso, ovvero viaggi. Le pressioni sono troppe e arrivano tutte insieme, in un momento fai i conti con la tua vita e capisci che i sacrifici di una vita sono stati inutili. Amavo il mio lavoro a tal punto che non avevo feste e orari. Vederlo sgretolare giorno dopo giorno è stata la causa che mi ha portato a fare questo gesto disperato. Ora però ho iniziato una nuova vita, grazie ai miei familiari e a tanti amici di Amelia e dintorni che mi stanno dando tanta forza. La promessa che mi sono fatta è di non rimanere più sola”.



Quando Veronica, che ha otto fratelli, è tornata alla vita ed ha finalmente lasciato il centro grandi ustionati, sua sorella Eugenia ha chiesto aiuto per affrontare le spese mediche necessarie per tornare a una vita normale. Lo ha fatto creando la pagina facebook “Solidarietà per mia sorella Veronica” che ha già duemila e duecento membri. Nell’amerino è scattata una straordinaria gara d’amore per una donna che ha lasciato il suo paesino a 18 anni con l’ambizione di portare avanti il suo lavoro e garantire alla mamma, che tanto si è sacrificata per quella famiglia numerosa, una vita agiata.



“Sono ancora emozionata per la cena di solidarietà per Veronica - dice Eugenia - non trovo tante parole per esprimere quello sento. Si aperta una solidarietà immensa, un paese intero che si stringe, che sprizza di sensibilità, di fratellanza e di tanto amore, che ci fa sentire bene ci fa capire che nessuno di noi e' solo. Veronica ha tantissimi amici che le vogliono bene, che ora sono un patrimonio prezioso per sostenere la sua rinascita e che l’aiuteranno ad affrontare le costosissime cure mediche necessarie a donarle di nuovo il suo bellissimo sorriso e le sue mani”.



Veronica è commossa da tutto questo calore che forse non si aspettava. “Sembra strano - dice - ma ora mi sento serena come non sono mai stata”. E lancia un appello ai tanti imprenditori strozzati dalla crisi: “non fate come me, non dovete isolarvi. E soprattutto non vergognatevi di chiedere aiuto”.