Terni, 23enne tunisino accoltellato in centro per questioni di droga: addosso ha la cocaina pronta per lo spaccio

Si indaga per tentato omicidio, gli investigatori sulle tracce degli aggressori

Terni, 23enne tunisino accoltellato in centro per questioni di droga: addosso ha la cocaina pronta per lo spaccio
di Nicoletta Gigli
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Martedì 6 Febbraio 2024, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 08:21

TERNI - Rischia di morire dissanguato dopo l’agguato andato in scena in un appartamento di via Battisti.

Ha 23 anni, è tunisino, e quello che nasconde addosso indirizza le indagini della squadra mobile.

Il giovane nordafricano è stato vittima di un regolamento di conti per questioni legate allo spaccio di droga.

Nascoste nei pantaloni del 23enne, che ha perso tantissimo sangue lasciando sull’asfalto una lunga scia, dal civico 38 di via Battisti fino a piazza Dalmazia dove è stato soccorso, ci sono diverse dosi di cocaina confezionate e pronte per essere spacciate.

Lui è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Terni in prognosi riservata.

Se riesce a raccontarla rischia di perdere la funzionalità del braccio destro, sul quale qualcuno ha inferito con un coltello per diverse volte.

Negli uffici della squadra mobile gli investigatori, coordinati dalla procura che ha aperto un fascicolo per tentato omicidio, lavorano senza sosta. Vanno a caccia degli stranieri che hanno dato una sonora lezione al 23enne, che forse non ha rispettato i patti in un settore, quello dello spaccio di stupefacenti, dove i passi falsi non sono ammessi.

Il fatto di sangue si consuma nella tarda serata di domenica.

Chi si trova nella gelateria di piazza Dalmazia assiste a una scena degna di un film horror.

Si vede arrivare un ragazzo di colore che urla dal dolore e perde una quantità impressionante di sangue dal polso e dal braccio destro. In attesa dei soccorsi qualcuno gli stringe una cinta sopra le ferite per tentare di fermare la copiosa emorragia. «Erano in cinque» dice la vittima dell’agguato a chi è lì.

L’ambulanza del 118 parte a sirene spiegate verso l’ospedale, il ragazzo è in codice rosso e rischia di morire dissanguato.

Sul posto arrivano i poliziotti della Volante. Seguiranno il sangue lasciato sull’asfalto, da piazza Dalmazia lungo via della Vittoria fino ad arrivare di fronte al portone del palazzo al civico 38 di via Battisti. Le macchie ematiche che segnano il percorso fatto dal 23enne tunisino sporcano anche i muri e il pavimento dell’appartamento al primo piano, dove abita la vittima dell’agguato.

Vive lì in affitto insieme ad altri stranieri ma all’arrivo degli investigatori sono tutti spariti.

Sul posto gli agenti della Mobile e della Scientifica. Vanno a caccia, anche con l’ausilio delle immagini delle telecamere lungo il percorso macchiato dal sangue, di ogni elemento che possa dare un nome agli autori della rissa che si è chiusa con l’accoltellamento del giovane nordafricano.

Quando il 23enne è in ospedale, dove arriva in condizioni disperate, dai suoi pantaloni saltano fuori diverse dosi di cocaina già confezionate.

Quanto basta per indirizzare le indagini su una pista ben precisa. Ancora una volta le questioni legate allo spaccio di droga sono state regolate a coltellate. Nel palazzo di via Battisti nessuno ha visto né sentito. Sugli autori dell’agguato  il fiato sul collo degli investigatori.

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