Terni, sangue e coltelli e l'ombra della guerra tra pusher.
Nei boschi di Narni l'accampamento degli spacciatori

Terni, sangue e coltelli e l'ombra della guerra tra pusher. Nei boschi di Narni l'accampamento degli spacciatori
di Nicoletta Gigli
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Sabato 8 Ottobre 2022, 00:50

TERNI - Tre fatti di sangue in pochi giorni. Il filo comune la nazionalità delle vittime, tutti nordafricani, e l’arma, quei coltelli utilizzati senza pietà.

Due dei tre marocchini sono finiti in ospedale in gravi condizioni dopo essere stati accoltellati nel cuore della notte in circostanze tutte da chiarire.

Un quadro a tinte fosche e un’ipotesi inquietante: quella del racket della droga. Una guerra tra spacciatori che si sfidano col sangue per gestire un mercato che non conosce crisi.

E’ una delle ipotesi privilegiate su cui stanno lavorando senza sosta gli investigatori dell’arma, col coordinamento della procura ternana.

L’episodio più recente nella notte tra mercoledì e giovedì, quando al pronto soccorso dell’ospedale arriva un giovane di colore che perde molto sangue E’ stato scaricato da un’auto di fronte all’ospedale ma le due persone a bordo sono sparite nel nulla.

Il marocchino, 24 anni, è stato colpito con due o tre coltellate al torace e una delle ferite gli ha lesionato un polmone. “Sono stato aggredito a Marmore da due persone che non conosco” dirà il giovane che, dopo l’intervento chirurgico, finisce in rianimazione con riserva di prognosi.

I carabinieri, al lavoro per trovare riscontri alla sua versione, aspettano di poterlo interrogare per avere qualche elemento in più.

Nelle stesse ore l’arrivo al pronto soccorso i un altro marocchino.

Ha vent’anni e una ferita a un braccio causata da un coltello. Dopo le cure il giovane viene prelevato dai carabinieri che, allertati dal 118, lo portano in caserma per sentirlo e tentare di ricostruire i contorni dell’aggressione. Che potrebbe essere legata a quella che, al 24enne marocchino, è costata un ricovero con prognosi riservata.

Si cercano legami anche con l’accoltellamento, due settimane fa, di un altro marocchino di 35 anni, anche lui ricoverato in gravissime condizioni. Alle quattro di mattina fu accoltellato al torace da un uomo poi sparito nel nulla. Sotto la lente degli investigatori anche altri episodi analoghi andati in scena in centro. Che potrebbero essere legati alla guerra tra bande di pusher che si contendono le piazze di spaccio. In queste ore i militari hanno passato al setaccio la zona di Marmore, uno dei luoghi preferiti dai pusher dei boschi. Controlli straordinari per contrastare lo spaccio anche tra Selva Antica e Castel Vecchio, nelle campagne di Narni. I militari della compagnia di Amelia con i carabinieri della forestale di Narni e delle unità cinofile giunte da Roma. I militari hanno avuto conferma delle segnalazioni dei residenti, che indicavano quei luoghi come centrali di spaccio gestite da extracomunitari accampati lì e meta di un continuo viavai di ragazzi che si addentravano nel bosco. Il servizio ha consentito di individuare dei veri e propri bivacchi organizzati, con tende da campeggio e batterie per auto utilizzate per l’alimentazione elettrica. Ma dei pusher neppure l’ombra.

Una lotta impari per chi lavora giorno e notte per stroncare un traffico di stupefacenti di proporzioni inquietanti. Una guerra a colpi di ripetuti blitz nelle zone boschive tra Piediluco, Marmore, Narni e a ridosso dei piccoli centri della Valnerina ternana a caccia di gente pronta a tutto per mantenere il controllo di un’attività intensa e redditizia.

Che ha il fiato sul collo degli investigatori, impegnati a far luce sui recenti fatti di sangue. “Tutto è monitorato a dovere. C’è un’attività tecnica in atto che va lasciata agli organi preposti e ci sono buone possibilità per arrivare a trovare i mandanti anche per i recenti episodi” assicura il prefetto, Giovanni Bruno.

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