"Sotto le ceneri", il giallo ambientale del giornalista orvietano Giorgio Santelli

"Sotto le ceneri", il giallo ambientale del giornalista orvietano Giorgio Santelli
di Monica Riccio
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Martedì 15 Marzo 2022, 19:14

Estate 1992. La macchina di Anna e Paolo, due giovani di ritorno dal viaggio di nozze, viene spinta da un autotreno in una piccola scarpata lungo l'Autostrada del Sole, tra i caselli di Fabro e Orvieto. I corpi delle due vittime verranno scoperti solo qualche giorno dopo. Omicidio o incidente? La storia viene scovata per caso venti anni dopo da un cronista di provincia, Matteo Sabelli, che lavorando a una inchiesta sullo sversamento delle ceneri di carbone che, per tutti gli anni ’80, sono arrivati dalla centrale Enel di La Spezia in Umbria, si imbatte casualmente nel racconto di un camionista che denuncia di essere stato graffiato e malmenato mentre si trovava in un'area di servizio sulla A1, proprio di fronte al luogo dell’incidente. Il camionista - la leggenda corre sui baracchini dei tir -  sarebbe stato vittima del fantasma di quella sposina morta vent’anni prima. Ma c'è una qualche relazione tra le due vicende? E se c'è, in che modo Sabelli riuscirà a provarlo? 

E' questo il prologo del libro “Sotto le ceneri” (Santelli Editore), il primo “giallo ambientale” scritto dal giornalista Giorgio Santelli, 55 anni, orvietano anche se nato a Carate Brianza, inviato, cronista politico parlamentare, attualmente al timone della rassegna stampa delle 5:45 che va in onda su Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24.

Autore fin qui di saggi, Giorgio Santelli ha voluto cimentarsi con un giallo, per la prima volta, ma lo ha calato in una storia che si intreccia con fatti di cronaca, avvenuti nell'Orvietano, e con una inchiesta ambientale, tema a lui molto caro. “Sotto le ceneri” sarà in libreria e negli store on line a partire dal 28 aprile. 

Come è nata l'idea di questo libro?
Tutto è nato durante il lockdown – racconta – anche se l'idea ce l'avevo chiara in mente da qualche anno. Del fatto di cronaca, dell'incidente, me ne ero occupato in quella estate, mi colpì molto così l'ho tenuto, messo via, promettendomi di dargli spazio. E complice il ritiro forzato in pandemia così ho fatto, poi ho mandato a vari editori il mio “giallo ambientale” e Santelli - non siamo parenti ci chiamiamo solo allo stesso modo – precisa - ha voluto credere nella storia, e in me, e lo ha pubblicato. 

Chi è Matteo Sabelli e quanto di te c'è in lui?
Matteo Sabelli è un giornalista come tanti di noi. Fa un sacco di lavori, come noi, per mettere insieme il pranzo con la cena. C'è molto di me in lui, come c'è molto di Orvieto nel libro e c'è molto degli orvietani; molti personaggi li riconoscerete sicuramente. Sono molto legato a Orvieto e al suo territorio così nella storia ho voluto fare molti passaggi anche su alcuni luoghi, o spiegare il perché di alcuni nomi o situazioni. E per Sabelli, lo anticipo, finisce bene, ma parliamo di un giallo, seppur ambientale, non sveliamo di più.

In “Sotto le ceneri” però c'è una novità, questo lo possiamo dire, una sorta di interazione con il lettore, ce ne parli?
Si tra le pagine del libro, in ogni capitolo, all'inizio, c'è un qr-code. Inquadrandolo con il proprio smartphone si arriva ogni volta a un brano musicale, precisamente a una romanza italiana diversa. Ho messo in questo invito all'ascolto, oltre che alla lettura, tutto il mio amore per la musica lirica. Ho creato insomma la mia colonna sonora ideale per accompagnare il lettore nel viaggio nella storia .

A quando la presentazione del libro? Naturalmente a Orvieto...
A presto, sicuramente a ridosso dell'uscita e si, sicuramente prima a Orvieto.

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